Puglia: 380mila imprese, in testa commercio e agricoltura

da Redazione uvadatavola.com

Il tessuto imprenditoriale della Puglia nel 2015 risulta composto da 379.518 imprese, un dato pressoché stabile sia che si faccia riferimento al 2014, che fa registrare un incremento dello 0,6%, sia che si estenda l’orizzonte temporale all’ultimo quinquennio, -0,4%.

Disaggregando i dati di Unioncamere e Università di Bari, per comparti produttivi, il settore che presenta il maggior numero di imprese registrate è quello commerciale (31%), seguito da quello agricolo (22%) e delle costruzioni (13%), tutti gli altri hanno un’influenza percentuale al di sotto del 10%.

Anche il tasso di crescita annuale risulta positivo per tutti i comparti produttivi ad eccezione del manifatturiero (-0,7%) e delle costruzioni (-1%). Come dato tendenziale di crescita, il settore del turismo (3,3%), il settore dei servizi alle imprese (2,8%) e quello delle assicurazioni e credito (1,9%) sono i comparti che rilevano le migliori performance.

Dati differenti sullo sviluppo e il dinamismo dei vari comparti produttivi si rilevano se si considera il tasso di sopravvivenza a tre anni delle imprese registrate nel 2012. Solo due aziende del settore turistico su tre (il 65,2%) costituite nel 2012 sopravvivono nel 2015, altrettanto alto il turn-over delle imprese del settore delle costruzioni (64,8%). Il settore più stabile è invece quello agricolo (87,9%).

La polverizzazione del tessuto imprenditoriale, che costituisce un elemento di equilibrio sociale e al tempo stesso un vulnus nello sviluppo economico della Puglia, si evince dalla disaggregazione per forma giuridica delle imprese registrate, in cui ben il 65% è costituito da imprese individuali.

 

Fonte: ANSA

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