Rete lavoro agricolo di qualità: caporalato, supermercati bloccano solo frutta italiana

da Redazione uvadatavola.com

Un’interrogazione al Ministro Martina è stata presentata dai parlamentari di Conservatori e Riformisti dopo il mancato ritiro dei prodotti agricoli italiani da parte delle più importanti catene della Gdo per via della mancata adesione dei fornitori alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità nata per contrastare il caporalato.

Lo annuncia in una nota il deputato di Conservatori e Riformisti (CoR) Nuccio Altieri.

“Il lavoro di migliaia di onesti agricoltori italiani rischia di finire al macero in pochi giorni”, affermano i deputati nel sottolineare che “l’adesione alla ‘Rete’ è stata avviata solo alcuni mesi fa come procedura facoltativa. Non si capisce perché un’adesione nata come volontaria e in via di sperimentazione, sia divenuta di fatto e d’un tratto obbligatoria, a causa della richiesta delle catene della grande distribuzione organizzata”.

“Così si rischia il paradosso che il mancato ritiro delle produzioni italiane da parte della grande distribuzione, sia sostituito dal ritiro di prodotti agricoli stranieri per i quali non è richiesta alcuna iscrizione. Non possiamo penalizzare i produttori italiani e aprire le porte dei nostri mercati a prodotti coltivati chissà dove e chissà come. Il Ministro Martina deve intervenire con ogni urgenza, se non lo fa sara’ responsabile del fallimento di migliaia di aziende agricole e di centinaia di migliaia di onesti agricoltori a cui si chiede di produrre più carte che frutta”

 

Fonte: ANSA

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