“Al momento nei vigneti del Sud-Est Barese non si riscontrano particolari problematiche. La varietà Italia e le uve senza semi come Superior o Regal seedless, coperte con teli plastici, sono in fase di prefioritura, mentre la varietà Vittoria è in piena fioritura”.
A dichiararlo alla redazione di uvadatavola.com è il dott. Michele Melillo, agronomo di Graper, società di servizi che offre consulenza tecnica in viticoltura da tavola.
“Abbiamo avuto condizioni di germogliamento buone grazie all’inverno molto rigido, ma il risveglio delle gemme è stato tardivo. Nell’ultima settimana le temperature si sono alzate parecchio e ciò ha facilitato la fioritura delle precoci e l’ingresso in fioritura delle altre varietà. Al momento possiamo affermare che i vigneti sono in condizioni ottimali per approntarsi alla fioritura, una fase fenologica sempre molto delicata. Bisogna aspettare prima di poter dare un giudizio, però le premesse per avere una buona qualità ci sono. Anche le dimensioni del grappolo sono buone”.
Grappolo di Crimson seedless.
Il dott. Melillo ha sottolineato che la problematica maggiore riscontrata in campo è l’abbassamento della fertilità dei vigneti, soprattutto della varietà Superior seedleess. “Si tratta di una varietà che già naturalmente è dotata di bassa fertilità, ma quest’anno tale aspetto è particolarmente accentuato e in alcuni vigneti si contano solo 10-15 grappoli per pianta (vedi prima foto in alto). Sicuramente questo è da addebitare alle condizioni di scarsa luminosità che abbiamo avuto durante la passata stagione nei mesi di maggio, giugno e luglio e sappiamo quanto la luce influisce sulla differenziazione delle gemme a fiore dell’anno successivo. La scarsa fertilità di questi impianti è quindi da addebitare alle condizioni climatiche dello scorso anno”.
Vigneti con sesto d’impianto più largo favoriscono un maggior ingresso di luce.
“Ci sono anche particolari situazioni – ha continuato – di vigneti con densità di impianto molto alta che rende difficile l’ingresso della luce. Questo aspetto ha esasperato il problema riducendo ulteriormente la produttività delle piante. Dove ci sono invece impianti con sesto più largo, quindi con maggiore ingresso di luce, la quantità di uva, anche se inferiore rispetto alla media, risulta soddisfacente per il produttore”.
Colatura prefiorale.
In merito alle problematiche fitosanitarie, Melillo sottolinea che non si riscontrano particolari problemi. “Si sta osservando in questi ultimi dieci giorni una intensa colatura di fiori nei giorni immediatamente precedenti l’apertura della caliptra. Le varietà interessate sono diverse tra cui Superior, Vittoria, Palieri e altre senza semi. Il fenomeno è ben conosciuto ed in inglese è denominato “shedding”. Le motivazioni fisiologiche non sono chiare. Tra i fattori che influiscono vi sono cambiamenti di temperatura in primavera (soprattutto da basse verso alte), vigore e sbilanciamento nella fase vegetativa. Nella stragrande maggioranza dei casi non vi è da preoccuparsi. I fiori restanti sono generalmente più che sufficienti per dare origine a grappoli ben formati”.
Clorosi ferrica.
Il tecnico ha concluso parlando di clorosi ferrica, particolarmente presente quest’anno in diversi vigneti. “A mio modo di vedere la maggiore presenza della clorosi è da attribuire all’elevata piovosità verificatasi nell’ultima parte dell’inverno che ha portato i terreni ad avere un elevato grado di saturazione ed una temperatura molto più bassa rispetto alla media del periodo. Questo è un fattore che ha inciso sulla maggiore gravità della fisiopatia in alcune situazioni. In altri casi la presenza di clorosi ferrica è anche legata ad una gestione non oculata del vigneto nell’annata precedente. Un vigneto non curato dal punto di vista nutrizionale non ha la possibilità di accumulare abbastanza nutrienti. Spesso, quindi, non si tratta solo di clorosi ferrica, ma il problema reale è dovuto al basso contenuto di sostanze di riserva”.
Autore: la Redazione
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