Anche se il mercato cinese offre agli esportatori sudafricani enormi opportunità e un modo per diversificare i loro mercati, permangono ancora degli ostacoli commerciali per le spedizioni di uva da tavola.
L’amministratore delegato della South Africa Table Grape Industry (SATI), Willem Bestbier, ha dichiarato al sito www.freshfruitportal.com che si sta cercando di spostare parte dei volumi di uva esportati in Unione Europea e Regno Unito, che attualmente ricevono tra il 70-80% delle spedizioni, verso questi nuovi mercati.
“Dipendiamo troppo dai mercati europei e se qualcosa dovesse andare storto, rischieremmo di veder crollare un intero settore. Ecco perché sarebbe meglio diversificare i mercati, magari inviando parte delle nostre produzioni verso i mercati dell’Estremo Oriente, ma ci vorrà del tempo”.
Nella stagione 2013-14 il Sud Africa è stato il sesto più grande produttore di uva da tavola nel mondo e la su produzione è destinata a crescere. In questa stagione si è registrato un aumento delle spedizioni del 4-7%, grazie soprattutto alle condizioni climatiche favorevoli.
Anche se il 7% delle esportazioni di uva attualmente inviata in Cina e Hong Kong rappresenta una quantità non irrilevante, i volumi sono ancora minimi rispetto alle spedizioni europee. I paesi dell’Estremo Oriente rappresentano interessanti opportunità per gli esportatori di uva da tavola grazie al numero di persone che consumano frutta e al tasso di crescita economica.
Questi paesi sono più indirizzati verso le varietà rosse e nere, che i sudafricani sanno produrre molto bene. Nonostante ciò, la produzione di Red Globe, varietà molto importante in Sud Africa, sta diminuendo a favore delle varietà senza semi.
Fonte: www.freshfruitportal.com
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