Segnali di leggera ripresa per l’agroalimentare che nel terzo trimestre del 2020 registra una crescita del Pil del 16%, con +31,3% negli investimenti fissi lordi, +9,2% nei consumi finali nazionali, +15,9% nelle importazioni e +30,7% nelle esportazioni.
agroalimentare
-
-
L’Italia è tra i Paesi che controlla di più i residui di fitofarmaci negli alimenti e tra quelli con la minor proporzione di campioni fuori legge.
-
Il volume d’affari dell’Italian sounding è di 90 miliardi di euro a livello globale, valore che negli ultimi dieci anni è cresciuto del 70%, e pari al triplo del fatturato dell’export italiano del settore alimentare (32,1 miliardi di euro nel 2017).
-
Con un balzo dell’1,9% la produzione agroalimentare cresce il doppio della media a maggio rispetto al mese precedente e traina il ritorno alla crescita dell’intero settore industriale.
-
L’ultima proposta negoziale tra Europa e Messico va interpretata come un’opportunità per l’export delle nostre produzioni.
-
Il CETA fa bene al settore agroalimentare italiano, secondo l’Ufficio Studi Cia-Agricoltori Italiani.
-
Per aiutare i giovani a scegliere il lavoro della vita arriva il primo “Open Day nazionale dell’agricoltura” italiana.
-
Vola l’export agroalimentare made in Italy che nei primi due mesi dell’anno registra un incremento dell’11,4% rispetto allo stesso periodo del 2017 arrivando a quota 6,3 miliardi.
-
“Le guerre commerciali non giovano a nessuno e rischiano di compromettere la ripresa economica che è in atto su scala mondiale”. Lo ha dichiarato il presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a proposito dei dazi annunciati dagli USA su acciaio e alluminio e alle scontate ritorsioni da parte dell’Unione europea, di cui si potrebbe discutere in occasione della riunione dei capi di Stato e di governo il 22 e il 23 marzo prossimi.
-
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, sulla base dei dati Istat sul commercio estero diffusi oggi, l’export agroalimentare del Made in Italy ha raggiunto quota 29,8 miliardi di euro nei primi 9 mesi del 2017 con una crescita di 7 punti percentuali rispetto allo scorso anno.
-
Flop per le aziende italiane. Bilancio magrissimo per le imprese che ambivano a ritagliarsi una fetta consistente dei fondi europei 2018/20 finalizzati alla promozione e all’informazione sul mercato interno e sui Paesi terzi approvati nell’ambito del regolamento Ue 1144/2014, al secondo anno di applicazione.
-
Dal riso asiatico alle conserve di pomodoro cinesi, dall’ortofrutta sudamericana a quella africana in vendita nei supermercati italiani fino ai fiori del Kenya, quasi un prodotto agroalimentare su cinque che arriva in Italia dall’estero non rispetta le normative in materia di tutela dei lavoratori vigenti nel nostro Paese.
-
Le agromafie fatturano circa 22 miliardi di euro l’anno, con un aumento del 30% nell’ultimo anno.
-
Fiere e convegni
Gli economisti agrari a Bisceglie per il convegno “Strategie cooperative e creazione del valore in una filiera alimentare sostenibile”
Economisti agrari provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero si incontreranno a Bisceglie (BT), dal 13 al 16 settembre, per discutere di “Strategie cooperative e creazione del valore in una filiera alimentare sostenibile”.
-
Il rafforzamento dell’Euro pesa sulle esportazioni negli Stati Uniti dove è stato raggiunto il record storico per l’agroalimentare Made in Italy con un aumento del 7% nel 2017, rispetto allo scorso anno.
-
Per fermare il trattato di libero scambio con il Canada (Ceta) che per la prima volta nella storia dell’Unione accorda a livello internazionale esplicitamente il via libera alle imitazioni dei prodotti italiani tipici, migliaia di agricoltori da tutte le regioni lasciano le campagne per invadere la Capitale in piazza Montecitorio.
-
Per fermare il trattato di libero scambio con il Canada (Ceta) che per la prima volta nella storia dell’Unione accorda a livello internazionale esplicitamente il via libera alle imitazioni dei prodotti italiani tipici, migliaia di agricoltori da tutte le regioni lasciano le campagne per invadere la Capitale in piazza Montecitorio.
-
La Russia ha prorogato fino alla fine del 2018 l’embargo sui prodotti alimentari occidentali imposto in risposta alle sanzioni decise dall’Occidente per la guerra in Ucraina.
-
Nei primi mesi del 2017 la bilancia commerciale con gli Usa vede una crescita del surplus di 24 milioni di euro, grazie all’aumento delle esportazioni (+ 4,2%) e alla stabilità delle importazioni (-0,3%), in controtendenza rispetto al resto dell’agroalimentare italiano.
-
Nei primi mesi del 2017 la bilancia commerciale con gli Usa vede una crescita del surplus di 24 milioni di euro, grazie all’aumento delle esportazioni (+ 4,2%) e alla stabilità delle importazioni (-0,3%), in controtendenza rispetto al resto dell’agroalimentare italiano.
-
“Il provvedimento sull’agricoltura biologica, il cui esame in aula è iniziato il 18 aprile 2017, nasce dall’esigenza di rispondere a una domanda sempre più in crescita da parte del consumatore”.
-
L’avvio del dialogo con la Russia crea le premesse per chiudere una guerra commerciale che ha provocato una perdita complessiva stimata ormai in oltre 10 miliardi per il Made in Italy in termini di esportazioni.
-
Gli accordi commerciali siglati dall’UE con il Messico (1997), la Corea del Sud (2011) e la Svizzera (in diversi round dal 1972 al 2010) hanno fatto aumentare le esportazioni di prodotti agroalimentari europei per un valore “di oltre un miliardo di euro e hanno incrementato il valore aggiunto nel settore di 600 milioni di euro”.
-
Nella seconda metà dell’anno la Commissione europea “presenterà una proposta legislativa” per contrastare le pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare.