Due riviste, un solo obiettivo: l’informazione in viticoltura da tavola. Nasce il sodalizio tra…
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In questo periodo dell’anno può capitare di trovare sui mercati le prime uve provenienti…
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Sono le settimane più importanti per la campagna dell’uva da tavola in Cile, ma…
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L’ingegnere agronomo Samuel Rodriguez, specializzato in frutticoltura in Cile, ha fatto visita ai vigneti…
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Le abbondanti piogge durate per tre interi giorni e seguite da almeno due settimane con elevati livelli di umidità – tra fine gennaio e l’inizio di febbraio – hanno creato il peggior scenario possibile per l’uva da tavola cilena, considerando anche la tempistica dell’evento.
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Il Consorzio Asoex Fruit Technology sta procedendo ad un ritmo spedito per ottenere le sue prime 3 varietà di uva, sviluppate al 100% in Cile.
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Uno degli interventi più attesi del IX Simposio Internazionale sull’uva da tavola, svoltosi in Cile dal 16 al 21 febbraio 2020, è stato quello dell’agronomo cileno Oscar Salgado, che vanta una vasta esperienza e conoscenza del settore della viticoltura da tavola.
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L’agronomo Michele Melillo, di ritorno dal Cile, commenta il 9° Table Grape Symposium.
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L’uva cilena aumenta le sue opportunità di vendita negli Stati Uniti grazie all’introduzione di nuove varietà e ad un rinnovato approccio alle tecniche di coltivazione, in particolare nella Regione di Coquimbo.
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L’export di uva da tavola cilena diminuirà a causa delle condizioni climatiche avverse verificatesi durante la stagione.
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Dopo diverse settimane di offerta limitata e prezzi elevati, il mercato delle uve negli Stati Uniti si sta equilibrando. Il Cile sta inviando negli USA volumi crescenti e sembra che continuerà a farlo nelle prossime settimane.
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Le vendite di uva bianca nel Vecchio Continente stanno procedendo senza difficoltà. L’offerta tuttavia è insufficiente: i volumi provenienti dal Cile e dall’India si esauriscono appena arrivano sui mercati.
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I principali Paesi di produzione di uva da tavola dell’Emisfero Meridionale sono in piena fase di raccolta, mentre l’India sta cominciando con le prime spedizioni.
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I nuovi impianti con sistema di allevamento “gable trellis”, da noi più noti come Ypsilon trasversale, sono sempre più utilizzati in Cile.
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Secondo quanto dichiarato da Karen Brux, amministratore delegato della Chilean Fresh Fruit Association, “si attende sui mercati un grosso quantitativo di uva cilena durante la stagione in corso, che durerà fino ad aprile”.
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L’arrivo del Capodanno cinese, che quest’anno si celebrerà il 5 febbraio, influenzerà positivamente la domanda di uva da tavola in Canada, grazie anche alle nuove varietà che stanno dando nuova linfa al settore.
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I produttori di uva da tavola della Regione di Coquimbo, Cile, vogliono conquistare i mercati internazionali con nuove varietà che si caratterizzano per rese più elevate, minore apporto di manodopera e migliore qualità dei grappoli.
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La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, una produttività superiore e una stagione califoniana dell’uva da tavola molto tardiva sono i fattori che hanno contribuito a frenare l’import di uva proveniente dal Cile negli USA.
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In Cile, i produttori di uva da tavola e di mirtilli sono preoccupati per le loro esportazioni a causa del braccio di ferro Stati Uniti e Cina.
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Il “Foreign Agricultural Service” (FAS) del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha previsto un calo dell’1,5% delle esportazioni di uva da tavola cilena per la stagione 2018-19, durante la quale si ipotizza una produzione pari a 720.000 tonnellate.
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Durante la 25^ settimana le esportazioni di uva da tavola cilena sono state pari a 731.851 tonnellate, ovvero 811 tonnellate in meno rispetto all’export della scorsa stagione.
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Da due anni una grave crisi ha colpito i produttori di uva da tavola nella regione cilena di Coquimbo. Gli addetti impiegati nel settore sono molto preoccupati.
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Confrontando i volumi di uva da tavola esportati quest’anno con quelli del 2017 si nota che per il prodotto cileno destinato agli Stati della costa orientale degli USA ci sono perdite pari al 21,9%.
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Solo la settimana scorsa l’importatore “SFI Rotterdam” ha ricevuto le prime uve cilene, giunte presso l’Europoort olandese.