Sicilia, temperature bollenti scottano le bacche di un intero vigneto

da Redazione uvadatavola.com

Il caldo torrido e asfissiante di questi ultimi giorni ha letteralmente cotto l’uva da tavola in alcuni vigneti siciliani.

In trinacria, infatti, ieri sono stati sfiorati i 42° C, e a pagarne le spese, purtroppo, sono stati i produttori di uva da tavola delle varietà più suscettibili a danni da caldo (e all’esposizione diretta alla radiazione luminosa). Come ad esempio la cv Red Globe condotta in pieno campo.


A riferircelo, con il cuore spezzato, è il tecnico tecnico Giuseppe Cardaci, il quale ci segnala questo tipo di danno da caldo in agro di Mazzarrone (CT) per un intero vigneto della superficie di due ettari.

Cosa è successo a questi grappoli, Giuseppe?
Dalle foto si vede perfettamente come acini e rachide delle uve siano stati scottati dalle temperature che in questo areale hanno toccato i 42°C ieri (21 giugno 2021 n.d.g.). Infatti in questo areale non solo la colonnina di mercurio ha corso verso l’alto, ma abbiamo registrato anche vento bollente che ha contribuito alla distruzione del prodotto. 

Questo vigneto era condotto in piano campo, vedo, ci sono danni anche per i vigneti coperti?
No, i vigneti coperti generalmente possono contare su di una buona percentuale di vegetazione, elemento che aiuta ad ombreggiare e ad attenuare la temperatura tra i filari. L’entità del danno dipende anche dalla predisposizione che ogni varietà possiede: la cv Red Globe, ad esempio, soffre molto gli stress termici. Mentre le cultivar Italia e Vittoria riescono a sopportare meglio i colpi di calore. 

Come pensate di agire adesso, farete la toelettatura?
Credo proprio che il produttore, a malincuore, abbandonerà completamente il vigneto. Operare con la selezione degli acini sarebbe troppo dispendioso; e pensare che la produzione era ottima fino a ieri.

Autore: Teresa Manuzzi
©uvadatavola.com

 
 

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