Anche i teli mostrano aumenti di prezzo, oggi però è possibile farli durare più a lungo. Inoltre la tecnologia ci consente di adoperare materiali più resistenti agli eventi climatici avversi.
Per i viticoltori da tavola non esistono ferie o vacanze. Anche i mesi più freddi dell’anno, che costringono le piante al riposo vegetativo, sono adoperati dai produttori per progettare e realizzare un nuovo impianto, pianificare la varietà da impiantare o decidere il telo più indicato per proteggere la coltura. Il 2022, trascorso da poco, ha lasciato l’amaro in bocca a molte aziende agricole. La campagna commerciale, infatti, non è stata esaltante e i costi di produzione non accennano a fermarsi nella loro corsa al rialzo. Ci sono però operazioni necessarie da compiere in vigneto e l’acquisto delle coperture è una di queste. Cogliamo quindi l’occasione per scambiare quattro chiacchiere con Nico Difino, uno dei titolari di Aniplast srl, azienda produttrice di teli plastici per vigneti e frutteti.
Nico, solitamente in queste settimane i produttori decidono il telo da adoperare per proteggere le viti da tavola. C’è però del malumore, ci si lamenta degli aumenti, mi confermi che anche i teli plastici mostrano costi in rialzo?
Purtroppo sì, anche questo settore è stato colpito dal generalizzato aumento delle materie prime. I prezzi hanno cominciato a salire già a partire da Gennaio 2022. Lo scorso anno, infatti, abbiamo assistito a una vera e propria corsa al rialzo dei costi. In media, oggi, gli aumenti partono dal 10% e raggiungono, in alcuni casi, picchi del 45-50%. Durante il 2022 Aniplast, grazie ad alcuni accorgimenti e a non pochi sacrifici, è riuscita a mantenere i prezzi stabili, in linea con gli anni precedenti. Abbiamo cercato di mettercela tutta, per favorire le aziende agricole, siamo consapevoli, infatti, delle generalizzate difficoltà che stanno investendo i frutticoltori. Con il passare del tempo, se possibile, la situazione si è fatta ancor più critica. Tutte le aziende sono costrette ad attendere la fine del mese per poter far quadrare i conti tra costi energetici e materie prime. Il 2023, quindi, è partito in sofferenza. Oggi però vediamo una leggera tendenza alla diminuzione – su base mensile – dei costi, si tratta solo di piccoli punti percentuali, ma ciò ci regala un po’ di fiducia.
Quest’anno, quindi, a quanto ammontano gli aumenti, in percentuale?
Dal punto di vista energetico gli incrementi sono del 200%, mentre per le materie prime l’aumento dei costi raggiunge il 45%. Altra voce che incide sui prezzi è quella dei trasporti, che segna, all’incirca, + 3%.
Quali sono le cause degli aumenti?
Tra le motivazioni principali troviamo il conflitto russo-ucraino e la aggravata condizione di recessione economica globale. A ciò si aggiungono scelte politiche nazionali e internazionali che, a mio avviso, andrebbero senz’altro riviste.
Spostiamo ora l’attenzione sui teli, quali sono le principali differenze tra i teli plastici per la copertura dei vigneti?
Tutto dipende dalle esigenze soggettive e strutturali delle aziende, dai risultati che si vogliono ottenere al momento della raccolta e alle condizioni pedo climatiche su cui sorge l’areale. Da qualche anno Aniplast si sta impegnando a eseguire sempre più test sui materiali, che oggi vantano una maggiore resistenza tecnologica e meccanica. Ciò consente ai produttori di affrontare anche le condizioni meteorologiche e climatiche più avverse senza riportare troppi problemi.
Entrando più nel particolare, infatti, da due anni proponiamo il Film plastico Anigold 90, che prevede un costo del 30% inferiore ad un comune telo commercializzato. Abbiamo in listino questo prodotto per offrire la possibilità di affrontare una nuova campagna senza impattare eccessivamente sulle tasche dei produttori. Proponiamo inoltre il Film Multicolor IT35 che, a differenza dei teli più comuni e richiesti dal mercato, ha come caratteristica principale diversi livelli di trasmittanza UV che consentono di trasmettere alla pianta – e diffondere quindi all’interno del vigneto – una maggiore percentuale di UVA e UVB.
Di cosa si dovrebbe tenere conto prima di scegliere il telo per il nostro vigneto?
Bisogna tener conto per prima cosa della varietà e del colore della bacca (rossa, nera o bianca). Ogni varietà, infatti, ha bisogno del proprio microclima ideale e quindi di un telo con determinate caratteristiche in grado di garantire una produzione remunerativa e senza troppi intoppi. Ovviamente non bisogna tralasciare la tipologia di struttura adottata; aspetto fondamentale e indispensabile che ci permette di capire l’adattabilità alla posa in opera e agli scopi delle coperture.
Acquistare dei teli è un investimento, ci sono delle accortezze che permettono di “risparmiare” sul lungo periodo?
A fronte di un investimento oramai sempre più notevole e incisivo sulle finanze dell’azienda diversi sono i “suggerimenti” che permetterebbero di risparmiare sul lungo periodo. Ad esempio lasciare più spazio tra i teli e i singoli filari; con l’obiettivo di creare un microclima più mite per le piante e anche per il telo stesso. In questo caso, inoltre, sarebbe opportuno aggiungere la rete antigrandine per proteggere il vigneto e il film da pioggia, grandine, vento o da un eccessivo irraggiamento solare.
Se mi permetto di dare questi consigli è perché la mia azienda vanta oltre dieci anni di esperienza durante i quali abbiamo avuto modo di raccogliere le testimonianze di moltissimi produttori che hanno registrato una durata maggiore del telo grazie alla presenza della rete antigrandine. Un telo che duri più a lungo nel tempo consente di spalmare e abbattere i costi di gestione e manutenzione delle coperture su un periodo di tempo più lungo, il che può offrire qualche vantaggio alle aziende agricole.
In ultimo, ma non per importanza, consiglio di strutturare l’impianto in modo tale da tenere lontana la pianta dal telo. Ciò evita che i fitofarmaci entrino in contatto con il telo. Infatti, acerrimi nemici del telo, oltre a irraggiamento solare eccessivo (durante le ore più calde della giornata), sono i prodotti fitosanitari contenenti rame e zolfo. Queste sostanze, entrando in contatto con il telo, ne diminuiscono durata e resistenza e inficiano caratteristiche e potenzialità.
Autrice: Teresa Manuzzi
©uvadatavola.com