Le diverse generazioni di Tignoletta, Lobesia botrana, con voli spesso sovrapposti, sono condizionate dal diverso sistema di conduzione del vigneto ad uva da tavola (copertura con film plastico per anticipo e per posticipo, copertura con rete).
Si confermano tre voli e tre generazioni complete, a cui si aggiunge un quarto volo con possibile sviluppo – anche se non completo – delle larve.
Ciclo biologico e danni
I tempi di sviluppo biologico della L. botrana nelle nostre aree sono influenzati, oltre che dalle condizioni climatiche, anche dalla presenza di organi vegetativi recettivi in vigneti sotto copertura. Solitamente dopo il verificarsi di temperature superiori ai 10°C per 10-12 giorni inizia il primo volo, mentre gli adulti sono attivi quando le temperature superano i 12°C.
Circa 4 giorni dopo l’inizio delle catture dei maschi, le femmine iniziano a ovideporre; 6-7 giorni dopo l’ovideposizione, compaiono le uova, che si dicono in fase di “testa nera” quando la larva è prossima a fuoriuscire dall’uovo; dopo 7-8 giorni di incubazione fuoriesce la larva che, dopo un breve periodo di attività all’esterno dell’acino (da alcune ore a massimo un giorno), penetra nella bacca per alimentarsi del suo contenuto. La penetrazione nella bacca avviene senza rompere la buccia. Anche la fuoriuscita dalla bacca, per passare su acini attigui o per incrisalidarsi nel terreno o in altri siti riparati, avviene attraverso un piccolo foro che non degrada la buccia.
Si ritiene che su uva da tavola il fitofago possa essere controllato con il metodo della confusione sessuale (nel rispetto di criteri e superfici idonee).
Controllo mediante confusione sessuale
Si ritiene che su uva da tavola il fitofago possa essere controllato con il metodo della confusione sessuale (nel rispetto dei criteri e delle superfici idonee). Tale metodo, grazie alle diverse tipologie di diffusori, ha raggiunto livelli di efficacia soddisfacenti che permettono di ridurre il numero di residui di insetticidi. I prodotti utilizzati per tale metodo sono essenzialmente di due tipologie:
- diffusori a rilascio continuo, costituiti da micro-capillari o capsule di materiale plastico poroso contenenti la sostanza feromonica che viene erogata continuamente nel corso della stagione. Questi possono essere a capillare singolo o a capillare doppio. Oggi sono disponibili anche diffusori in materiale biodegradabile che non necessitano delle operazioni di smaltimento;
- diffusori spray in bombolette aerosol inserite in appositi dispositivi elettronici (Puffer), che emettono il feromone a intervalli prefissati e in orari specifici, in relazione alle dinamiche comportamentali di accoppiamento (ore serali, notturne e prima mattinata). Il ridotto numero di diffusori necessario ad ettaro (2,5/ha), la semplicità e i brevi tempi di installazione costituiscono prerogative positive di questi dispositivi.
In entrambi i casi, i risultati delle numerose sperimentazioni hanno confermato una buona efficacia della confusione sessuale per il controllo di Lobesia botrana, purché ci si attenga rigorosamente alle disposizioni in etichetta. La loro installazione deve essere eseguita prima dell’inizio del primo volo che, generalmente, coincide con l’inizio del mese di aprile. Maggiori indicazioni sui tempi di volo degli adulti possono essere ricavate utilizzando software previsionali, che si basano sull’accumulo dei gradi °C per giorno, ovvero sulla somma delle temperature attive (somma delle temperature giornaliere superiori a 10 °C, a partire dall’inizio dell’anno).
Consigli e osservazioni
Non si ritiene tecnicamente corretto né economicamente sostenibile applicare la tecnica della confusione sessuale ed abbinare 4-5 interventi con insetticidi. Il più delle volte un eccessivo numero di interventi chimici è legato a un’eccessiva preoccupazione sull’efficacia del metodo della confusione. Sono, dunque, giustificabili solo 1-2 interventi in prossimità dei bordi del vigneto, ma sempre tenendo conto delle caratteristiche del singolo impianto.
Al fine di evitare danni anche sui bordi del vigneto, lì dove possibile, si consiglia di estendere l’applicazione dei diffusori oltre il vigneto, anche se vi sono colture diverse dalla vite.
Nelle aziende in cui non si applica la confusione sessuale gli interventi con prodotti chimici devono essere programmati in relazione alle fasi fenologiche della coltura e agli stadi biologici dell’insetto. In tali casi è fondamentale l’installazione di trappole di monitoraggio, innescate con feromone sessuale femminile, e il monitoraggio mirato a verificare la presenza di uova e larve sui grappoli.
Monitoraggio
É necessario monitorare costantemente l’attività del fitofago, rilevando gli adulti:
- sia con l’installazione delle trappole a feromoni;
- sia con rilievi visivi in prossimità dei bordi e della parte centrale del vigneto.
L’assenza di individui nelle trappole, disposte nell’area sottoposta a confusione sessuale, è condizione favorevole ma non sufficiente a definire la “confusione” efficiente.
I controlli, dunque, devono seguire l’andamento biologico dell’insetto, monitorando anche le aree viticole esterne al perimetro del vigneto in cui è applicata la confusione. Ciò ha il fine di realizzare la curva del volo degli adulti e confrontarla con quella del proprio vigneto.
Il controllo in bio
I tempi di applicazione dei diversi insetticidi sono essenzialmente condizionati dalla biologia dell’insetto e dalla sostanza attiva contenuta.
È possibile – senza alcun rischio di riscontrare danni – evitare i trattamenti per la prima generazione (antofaga), che si svolge a carico dei fiori. La pianta, infatti, è in grado di compensare la perdita dei pochi fiori distrutti dalle larve: peso e qualità degli acini non variano entro il 30% di asportazione dei fiori. Al contrario, per le generazioni carpofaghe sarà necessario programmare gli opportuni interventi.
L’uso dei regolatori di crescita, in particolare dei MAC (acceleratori della muta: Metossifenozide, Tebufenozide), deve interessare essenzialmente le larve appena fuoriuscite dall’uovo, impedendo la prima muta. Per questo motivo è necessario che la sostanza attiva sia applicata entro 3-4 giorni dall’inizio delle catture.
Altre sostanze attive
Le altre sostanze attive (Bacillus thuringiensis, Acetamiprid, Clorantraniliprole, Indoxacarb, Spinosad, Spinetoram, Emamectina) devono essere utilizzate entro 5-6 giorni dall’inizio delle catture, affinché la larva appena uscita dall’uovo sia bloccata. Successivamente i trattamenti devono essere ripetuti dopo 8-10 giorni, a seconda delle indicazioni in etichetta. La necessità di ripetere il trattamento è correlata alla durata del volo degli adulti e alla necessità di garantire la protezione dei grappoli.
Clicca qui per leggere il Disciplinare 2022 della Regione Puglia.
Autori: Antonio Guario (1), Luigi Tarricone (2), Vito Lasorella (3), Onofrio Grande (3), Nicola Antonino (3), Francesca Tarricone (2)
1. Agronomo Fitoiatra – Bari
2. CREA – Centro di ricerca Viticoltura ed Enologia, Via Casamassima 148, Turi (BA)
3. AGROLAB, Centro di sperimentazione e diagnosi fitosanitarie,- Via San Vincenzo 36, Noicattaro (BA)
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