Ecco il primo di una serie di articoli volti a conoscere meglio le macchine e attrezzature per la viticoltura. Di volta in volta scopriremo tutte le novità che l’agromeccanica del futuro ha in serbo per il settore.
Fino a qualche anno fa il comparto dedicato alle coltivazioni per la frutticoltura in genere, e in particolare quello dedicato a macchine e attrezzature per a viticoltura, era tra i segmenti meno evoluti dell’agromeccanica e più radicati nel passato. Nel giro di pochi anni tutto sembra essere radicalmente cambiato: la meccanica per la lavorazione tra i filari si è definitivamente orientata verso un’evoluzione inimmaginabile fino a poco tempo fa, un’evoluzione in grado di recepire integralmente, anche per il settore viticolo, i dettami dell’agricoltura di precisione.
Dalla guida autonoma all’intelligenza artificiale, e tutto ciò che concerne la sostenibilità, anche – e soprattutto – in vigneto è tema che, sempre più assiduamente, decide le tendenze produttive dei costruttori italiani ed esteri. Le soluzioni meccaniche per il vigneto sempre meno sono all’ombra dell’agromeccanica tradizionale, ma anzi a volte finiscono per anticipare le tendenze di tutto il settore e facendosi promotrici di un know how all’avanguardia per tutto il restante settore agricolo.
I trattori specializzati, per “vigneto-frutteto”: sempre più attenzionati dal mercato
A farla da padrone sono i trattori specializzati, i “vigneto-frutteto”, come li chiamano gli addetti al settore, segmento della meccanica trattoristica che ha un peso sempre maggiore, soprattutto in Italia. Basti pensare che dai primi anni Duemila ad oggi questa tipologia di trattori ha quasi raddoppiato la propria quota sul totale delle trattrici immatricolate, passando dal 20% ad una percentuale pari quasi al 40. Negli ultimi anni, su un totale di trattrici annue immatricolate intorno alle 18 mila unità, circa 7 mila sono quelle specifiche per le lavorazioni tra i filari e nei frutteti, a sottolineare l’investimento crescente nelle produzioni di qualità tipiche dell’area mediterranea.
Il settore dei trattori specializzati conferma, tra l’altro, un trend positivo anche nel primo trimestre di quest’anno: rispetto allo stesso periodo 2020 si nota un incremento pari al 63%. E sono proprio le novità inerenti al segmento dei trattori frutteto/vigneto quelle che andremo a trattare in questo primo capitolo dello speciale dedicato alla meccanica per la produzione viticola, con una panoramica di tutte le principali novità dei competitor presenti sul mercato per l’anno in corso e per il 2022.
Più economici e più tecnologici
Possiamo iniziare col dire che la tendenza dei costruttori per il 2021 è stata quella di un miglioramento dell’economia generale dei veicoli oltre che della precisione d’impiego. I trattori specializzati sono stati arricchiti da pacchetti tecnologici integrati e dedicati, che vanno decisamente oltre la macchina tradizionale abbracciando, a supporto della competitività degli agricoltori, un ventaglio di soluzioni che spaziano dalle tecnologie intelligenti fino ad arrivare ai servizi personalizzati di raccolta e rielaborazione dei dati macchina nell’ambito della pianificazione colturale.
L’offerta di trattori specialisti acquisisce così valenza di strumento ideale per le tecniche di coltivazione più disparate, non solo entro le vigne, ma anche in frutteti, oliveti, vivai e colture orticole. In molti competitor il 2021 porta in dote poi il rinnovo diffuso delle cabine, ora totalmente riprogettate con un nuovo design, migliorata ergonomia, terminali di gestione del trattore completamente integrati, in grado di calibrare le funzionalità del trattore in base alle esigenze produttive.
Emissioni ridotte, ma potenza superiore
E ancora motorizzazioni in linea con i parametri di emissionamento imposti dall’Ue (in molti hanno introdotto le soluzioni per ottenere lo Stage V con non pochi problemi di riprogettazione dei box motore), ma soprattutto sempre all’altezza delle aspettative per potenza, prestazioni ed economicità nei consumi, abbinate a standard elevati di efficienza, produttività e
comfort operativo, senza dimenticare le necessarie migliorie per incrementare compattezza, manovrabilità e versatilità di trattori che, non dimentichiamolo, oltre a muovere attrezzature devono operare nello stretto e spesso su forti pendenze.
In generale vedremo come a farla da padrone è la tendenza, da parte dei vari brand, di proporre a imprenditori agricoli e contoterzisti macchine largamente personalizzabili in base alle individuali esigenze dell’utilizzatore, soprattutto grazie a un sapiente ricorso alla più avanzate tecnologie. Tutti i brand non hanno smesso di crescere di statura in ogni ambito tecnico e di applicazione delle proprie gamme trattoristiche specializzate di ultima generazione. Gamme potenti e dai contenuti tecnici di prim’ordine, formate da trattori particolarmente versatili.
TORA di Antonio Carraro: il media-potenza che mancava
La Serie TORA è nata al fine di concepire una gamma di trattori di media potenza professionali, caratterizzata da un upgrade idraulico, meccanico e di comfort di guida. La convinzione è che per tutti i lavori agricoli è importante considerare il consumo di carburante e le spese di gestione, utilizzando sempre il trattore con la potenza proporzionale al lavoro da svolgere, nel segno della massima efficienza con il minimo spreco di energia e tempo-lavoro.
Modelli multifunzionali, abbinabili ad attrezzature complesse
La nuova generazione TORA di trattori di media potenza (52/66 hp) con motore in Stage V si compone di modelli multifunzionali, abbinabili ad attrezzature complesse (come macchine inter-ceppi, cimatrici ed attrezzature idrauliche per i vigneti) grazie all’incremento delle portate idrauliche con flussi continui regolabili, in modo da ottenere il massimo controllo nella gestione delle attrezzature stesse. I sei modelli della Serie offrono configurazioni diverse: telaio ACTIO sterzante o articolato; guida reversibile o monodirezionale; impianto idraulico load sensing dotato fino a 5 distributori a doppio effetto; joystick e sollevatore anteriore, quale dispositivo ausiliario con braccia regolabili e agganci rapidi.
Piattaforma di guida sospesa su silent-block
L’accesso a bordo agile (senza leve sul tunnel centrale) è collocato sulla piattaforma di guida sospesa su silent-block, che limita le vibrazioni e isola l’operatore dalla trasmissione sottostante. Il cluster è dotato di un display a colori dove sono visualizzati tutti i dati. La cabina Redcab (opt.) a 4 montanti, insonorizzata e dotata di aria condizionata, offre una
visibilità a 360°. I fari di lavoro a led garantiscono un’illuminazione ottimale sulle attrezzature e sullo spazio attorno al trattore. È molto compatta, ma confortevole all’interno. Presenta un profilo filante e una forma conica, caratteristiche funzionali al disimpegno del trattore tra i filari stretti, anche in pendenza laterale.
Arriva la nuova serie 70 BCS
BCS per il 2021-2022 ha lanciato la nuova gamma di media potenza della serie 70 Stage V (formata dai modelli BCS Spirit 70, Ferrari Mizar 70 e Pasquali Ermes 70) dedicata, dal gruppo lombardo, agli utilizzatori che cercano dimensioni compatte e l’agilità di un trattore di gamma media ma al tempo stesso le tecnologie e i requisiti di una macchina di classe superiore.
Disponibile con arco di protezione o con cabina, la nuova gamma di isodiametrici di media potenza del gruppo BCS risulta particolarmente ricca di versioni, annoverando modelli articolati (AR), a ruote sterzanti (RS), configurati per la fienagione (MT) oppure con ’esclusivo doppio sistema di sterzo Dualsteer®. Tutti dotati di serie di guida reversibile. Sotto al cofano Kohler a quattro cilindri turbo intercooler erogante 63 cavalli di potenza e 205Nm di coppia, con filtro del particolato.
Cambio sincronizzato a 12 rapporti
Profondamente rinnovata grazie all’introduzione degli stessi contenuti tecnologici presenti sui trattori top di gamma, poi, la trasmissione che equipaggia la nuova serie 70. Si ritrova, infatti, un cambio sincronizzato a 12 rapporti in avanti ed altrettanti in retro con inversore sincronizzato. Tante le soluzioni avanzate, come la nuova frizione a dischi multipli in bagno d’olio a comando idraulico; gestita elettronicamente dalla centralina Easy Plus. Essa garantisce un innesto sempre progressivo senza strappi e senza usura, salvaguardando la durata della frizione stessa.
La gamma 70 monta alcune funzionalità elettroniche esclusive quali il Power Clutch System, che, attraverso il pulsante sulla leva dell’inversore e delle marce, permette di cambiare senza utilizzare il pedale della frizione. Oppure come lo Smart Brake & Go, sistema attivabile o disattivabile da pulsante sul cruscotto che consente l’ingaggio della frizione con il solo utilizzo del pedale freno.
Versione Dualsteer con doppio sistema di sterzo
Assoluta novità per la gamma 70 è rappresentata dalla disponibilità della versione Dualsteer, munita del doppio sistema di sterzo Dualsteer. Esso è costituito dall’unione dei movimenti dello snodo centrale del telaio e dello sterzo delle ruote anteriori. Si tratta di una tecnologia che permette di risolvere brillantemente le problematiche derivate dalle tante manovre a fine capezzagna. Alla serie 70 il Dualsteer conferisce angoli di sterzo di 60 gradi.
Il trattore riesce infatti a raggiungere il massimo angolo di sterzo con una larghezza fuori tutto inferiore a 1.300 millimetri; così da poter uscire ed entrare nel filare successivo con una sola manovra.
Autore: la redazione
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