Le autorità russe hanno espresso le loro preoccupazioni circa l’aumento dei volumi di uva da tavola provenienti dalla Bielorussia.
In un recente comunicato, il Rosselkhoznadzor, Servizio Federale che si occupa di Sorveglianza Veterinaria e Fitosanitaria, ha reso noto che la Bielorussia proprio a partire dal 1 Gennaio 2016, data in cui ha avuto inizio l’embargo voluto dal Cremlino a seguito dell’abbattimento di un aereo militare russo da parte della Turchia, è diventata una grande importatrice di uva da tavola proveniente dal paese ottomano.
Il Rosselkhoznadzor ha sottolineato che in otto mesi le importazioni di uva in Bielorussia sono più che raddoppiate, passando dalle 9.400 alle 24.000 tonnellate e, nel dettaglio, i volumi di uva provenienti dalla Turchia si sono quintuplicati. A chiudere il cerchio, la notizia che negli stessi mesi gli arrivi di uva da tavola dalla Bielorussia in Russia sono più che raddoppiati.
Se a breve non dovesse presentarsi una soluzione, le autorità russe hanno fatto sapere che potrebbero applicare delle sanzioni anche alla Bielorussia.
Fonte: freshfruitportal.com
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