Con la ripresa vegetativa, riparte la campagna di certificazione e valorizzazione Uvitaly APOC dei vigneti di uva da tavola associati di Puglia, Basilicata e Sicilia.
Vito Renna, agronomo nonché uno dei referenti del progetto di certificazione e valorizzazione Uvitaly, è pronto, insieme al gruppo di lavoro messo in campo dalla OP Apoc, per portare a certificazione più di 1.700 ettari coltivati secondo gli standard di qualità che il disciplinare Uvitaly richiede.
“La necessità di qualificare le nostre aziende associate secondo una strategia comune con linee di difesa fitosanitaria, buone pratiche agricole, ecosostenibilità ambientale e attività virtuose che puntano al raggiungimento dell’omogeneità nella qualità – dice Renna – è diventata essenziale se vogliamo creare massa critica e tornare concorrenziali sul mercato”.
Il tecnico agronomo del progetto Uvitaly, è soddisfatto dei risultati ottenuti sino a questo momento. “I produttori associati Uvitaly – APOC si stanno impegnando molto per allinearsi agli standard richiesti dal disciplinare di produzione, certificato da Kiwa Cermet spa che annualmente ne sorveglia il rispetto”.
Ma il progetto Uvitaly non è solo certificazione. Già dalla scorsa campagna uva 2016, un corposo e professionale percorso di valorizzazione e promozione delle aziende e delle produzioni ha incominciato a costruire opportunità di visibilità presso potenziali nuovi clienti e mercati.
Comunicazione aziendale a cura di APOC Salerno