L’Associazione Regionale Pugliese dei Tecnici e Ricercatori in Agricoltura (ARPTRA) ha organizzato il corso “BIOPESTICIDES – Il ruolo dei mezzi di controllo biologico nei programmi di Integrated Pest Management”.
Per sei venerdì, a partire dal 23 settembre fino al 28 ottobre presso l’Hotel Excelsior di Bari, per un totale di 48 ore, relatori nazionali ed internazionali si avvicenderanno per far conoscere meglio ad agronomi, periti agrari e produttori la difesa integrata, spiegando perché questa pratica può rappresentare la risposta migliore agli attuali problemi che affliggono l’agricoltura.
Al primo incontro parteciperanno relatori provenienti da Scozia e Germania, oltre che dall’Università di Pavia e di Bari. Il corso è stato organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali e dall’Ordine dei Periti Agrari della Puglia che riconosceranno crediti formativi ai partecipanti.
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“La difesa integrata”, spiega ad uvadatavola.com il dott. Vittorio Filì, presidente dall’ ARPTRA, “è un misto tra difesa chimica, buone pratiche agricole, mezzi agronomici e mezzi biologici. Ad oggi possediamo già mezzi di controllo biologici che hanno raggiunto dei livelli molto alti come insetticidi di origine microbiologica, feromoni, ecc. È chiaro che il tecnico deve avere le capacità e la sicurezza per prescrivere questi nuovi prodotti, in quanto più complicati da utilizzare e che, se non dosati correttamente, possono anche dimostrare una minore efficacia. Il tecnico dovrebbe sempre agire in accordo con il produttore e riuscire a superare quegli ostacoli psicologici che lo spaventano e lo frenano nell’uso della difesa integrata”.
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Il dottor Filì, per concludere, spiega perché è importante l’uso dei biopesticidi: “Ad oggi abbiamo dei patogeni che sono diventati resistenti, quindi dobbiamo ‘spegnere l’interruttore’. Se si applicano sempre prodotti chimici, in particolare quando viene utilizzata sempre la stessa sostanza attiva, si favorisce la comparsa di resistenza. La botrite è diventata resistente a tanti agrofarmaci ed antimuffa, la stessa cosa è accaduta con il tripide. Dobbiamo quindi mettere in atto una diversa strategia per diminuire questa pressione di selezione che abbiamo ottenuto nel tempo”.
Per informazioni:
http://www.arptra.it – [email protected] – 335 7598 219
Autore: la Redazione
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