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Tecniche colturali

Incisione anulare: caratteristiche generali

L'incisione anulare è l'incisione dello strato più esterno del legno per interrompere la continuità dei vasi floematici

da Redazione uvadatavola.com 16 Giugno 2022
16 Giugno 2022
Incisione anulare
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L’incisione anulare è l’incisione della corteccia al livello dello strato più esterno del legno, in modo da interrompere la continuità dei vasi floematici della pianta e impedire alla linfa elaborata (carboidrati, amminoacidi ed in generale i prodotti della fotosintesi) di essere trasferita nell’apparato radicale.

Perché fare l’incisione anulare?

L’incisione anulare ha diversi scopi, tra cui il principale è l’ingrossamento delle bacche. Tale operazione si pratica, talvolta, anche ad inizio invaiatura al fine di accelerare colorazione e maturazione. La stessa pratica, poi, può essere utilizzata in alcune varietà (come “Princess seedless” detta anche “Melissa”) per contenere l’eccessivo vigore e ridurre la colatura dei fiori.

Quando si esegue l’incisione vengono recisi i vasi più esterni della pianta, ovvero quelli floematici, e il cambio. Per diversi giorni successivi al taglio tutta la linfa elaborata, ovvero gli zuccheri prodotti dalle foglie e gli amminoacidi che sono nutrimento per la pianta, resta a disposizione dei grappoli.

Tale meccanismo si traduce in un incremento del calibro delle bacche.

Secondo alcuni studi l’incremento del calibro dell’acino è legato anche alla riduzione della traspirazione, che si verifica dopo l’incisione. Questo si traduce in una minore sensibilità della pianta ad un eventuale stress idrico. La vite, infatti, è molto suscettibile alle carenze idriche durante l’allegagione: evitare una carenza idrica in questo periodo permette di massimizzare l’efficacia della divisione cellulare e la durata del periodo di sviluppo della bacca.

Come reagisce la pianta?

In seguito all’incisione si attiva nella pianta un processo di cicatrizzazione con formazione di un callo che permette ai vasi interrotti di ristabilire la continuità già dopo 8 -10 giorni.

A cosa fare attenzione

Va ricordato infine che se si approfondisce eccessivamente l’incisione, si raggiungono e si lesionano anche i vasi più interni che trasportano linfa grezza. Questa contiene l’acqua e le sostanze minerali assorbite dalle radici e che vengono trasportate verso le foglie. Le foglie, quindi, si trovano ad essere raggiunte in modo solo parziale ed incompleto da acqua e nutrienti, per cui possono appassire e disseccare. Quest’ultimo fenomeno può essere sulla pianta più o meno accentuato, a seconda della profondità raggiunta con il taglio dell’incisione.

.

Autore: la Redazione

Copyright: www.uvadatavola.com

 
 
 
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