Alternative all’uva: un corso sul kiwi

Organizzato da Fruit Communication, il corso si terrà i prossimi 5-6-7 dicembre 2022 presso il The Nicolaus Hotel di Bari

da uvadatavoladmin
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Diversificare la produzione di uva da tavola con il kiwi? Se sì, quali aspetti considerare? E quali valutazioni occorre fare prima di dare il via alla conversione? Questi e molti altri gli interrogativi cui si cercherà di rispondere attraverso il corso “La progettazione e la coltivazione del kiwi”.

Organizzato da Fruit Communication, il corso interamente dedicato alla coltura del kiwi si terrà i prossimi 5-6-7 dicembre 2022 presso il The Nicolaus Hotel di Bari.

Per iscriversi, basta cliccare qui. 

Partendo dalla progettazione di un impianto di actinidia, il corso ospiterà specialisti di settore, professori e tecnici che, lungo le tre giornate, approfondiranno le più svariate tematiche. Il corso, a numero chiuso, ha un costo di 300 euro. E per tutti gli iscritti ai rispettivi ordini e albi professionali è previsto il riconoscimento di crediti formativi professionali.

Progettazione e coltivazione del kiwi: il programma della prima giornata

L’apertura dei lavori è fissata per lunedì 5 dicembre, alle ore 9.00, con una breve introduzione a cura degli organizzatori. Si entrerà poi nel vivo con Gianni Manca, specialista in nutrizione delle colture agrarie, che darà il via al corso, ponendo l’attenzione su suolo e kiwi. Partendo dalle caratteristiche chimico – fisiche del suolo, l’esperto offrirà una guida all’interpretazione delle analisi del suolo e delle acque a uso irriguo, il tutto secondo le esigenze del kiwi.
Seguirà l’intervento a cura di Crescenza Dongiovanni, Ricercatrice CRSFA che punterà l’accento su funghi terricoli e nematodi, nel quadro più ampio delle analisi fitopatologiche del suolo.
Poi la parola passerà nuovamente a Gianni Manca che concluderà la mattinata con un approfondimento relativo a sostanza organica e kiwi.

La sessione di studio riprenderà nel pomeriggio, alle ore 14.30, con la presentazione a cura di Stefano Mazzoleni, Professore di Ecologia applicata e modellistica dell’Università di Napoli, dedicata alla sindrome della stanchezza del suolo.
Della valutazione dei vincoli ambientali in relazione al kiwi tratterà invece Chiara Mattia, specialista in vincoli ambientali, che chiuderà così la prima giornata del corso.

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La seconda giornata: cosa prevede

I lavori riprenderanno martedì 6, sempre alle ore 9.00, con Salvatore Scicchitano, agronomo progettista di impianti di microirrigazione. Divisa in due parti, nella prima parte della mattinata, la relazione dell’esperto tratterà la progettazione degli impianti a goccia, seguendo tutti i diversi aspetti da considerare (ali gocciolanti e gocciolatori, fogger per l’acclimatamento, fertirrigatori, sistemi antibrina e altri ancora). Dalla teoria si passerà quindi alla pratica con l’analisi di un caso studio di progettazione di un impianto di irrigazione.

La giornata proseguirà nel pomeriggio. A prendere la parola sarà Roberto Altobello – tecnico esperto in coltivazione del kiwi che si soffermerà sulle caratteristiche climatiche del sito. Partendo da orografia ed esposizione del terreno, il relatore approfondirà le diverse operazioni pre-impianto, fino ad arrivare all’analisi del microbioma del suolo.
Spostando lo sguardo su programmi di breeding nel mondo e panorama varietale del kiwi, sarà poi la volta di Cristiana Maule, agronoma esperta in vivaismo e varietà di kiwi, che chiuderà così la seconda giornata.

Il programma di mercoledì 7 dicembre

Ad aprire la terza e ultima sessione di studi, tornerà Roberto Altobello che, tra lavorazioni del suolo, operazioni di potatura e di raccolta, offrirà una panoramica sulla tecnica di coltivazione del kiwi.
La parola passerà poi a Davide Neri – professore ordinario di arboricoltura generale e coltivazioni arboree dell’Università di Ancona che approfondirà le risposte fisiologiche del kiwi alle coperture.
Di patogeni e problematiche fitosanitarie tratterà invece Diego Snidaro, agronomo esperto in coltivazione del kiwi, che – tra moria del kiwi e botrite, cancro batterico e marciumi – concluderà le relazioni della mattinata.
Tre, infine, i volti e le voci dell’ultima sessione. A dare il via, Pietro Gaggiano – tecnico esperto in conduzione del kiwi, che passerà in rassegna le diverse caratteristiche della pianta in vivaio, in relazione a specie, varietà e portinnesto, fino ad arrivare alla preparazione e messa a dimora della pianta.
A questo, farà poi seguito un breve intervento a cura di Gianni Manca relativo alla nutrizione del kiwi. Sarà infine l’analisi di un caso studio relativo all’adattamento di un vigneto ad uva da tavola ad actinidieto attraverso le parole di Domenico Annicchiarico, agronomo esperto in conduzione di kiwi e vite da tavola, a chiudere la terza giornata.

Insomma, una rassegna completa e dettagliata che – tra consigli tecnici ed esperienze pratiche – rappresenterà così l’occasione perfetta per esplorare e analizzare la progettazione e la coltivazione del kiwi. Il tutto, all’insegna della condivisione e dell’approfondimento.

 

Ilaria De Marinis

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