I due insetticidi di Certis Europe, a base rispettivamente di tebufenozide e di Bacillus thuringiensis kurstaki – SA 12, sono stati autorizzati contro Cryptoblabes gnidiella, la Tignola rigata della vite.
Ha fatto della discrezione la propria arma più subdola e oggi sta diffondendo tra i vigneti italiani complicandone la difesa fitosanitaria. Trattasi di Cryptoblabes gnidiella, altrimenti nota come Tignola rigata, lepidottero che si insedia all’interno dei grappoli senza lasciare indizi visibili della sua presenza fino a quando il danno diviene palese per la sua gravità.
I danni apportati dalla Tignola rigata non si limitano però all’erosione della cuticola degli acini, dal momento che come accade per le altre due tignole della vite, Lobesia ed Eupoecilia, i suoi morsi aprono la via alla proliferazione di funghi come la botrite e i marciumi acidi, moltiplicando i danni anche dal punto di vista qualitativo. Necessario quindi controllare pure questo fitofago, il quale complica i programmi di difesa in quanto la sua presenza è parzialmente sfasata rispetto a Tignola e Tignoletta.
Una delle novità del 2021 giunge però da Certis Europe, la quale ha ottenuto l’estensione di impiego contro Cryptoblabes gnidiella per due dei suoi insetticidi di punta, ovvero Mimic® e Costar® WG. Il primo è formulato come sospensione concentrata contenente 240 grammi per litro di tebufenozide, sostanza attiva che può essere considerata capostipite dei prodotti noti come MAC (Moulting Accelerating Compounds), atti a simulare l’ecdisone prodotto dagli insetti, inducendo in essi un anticipo letale del processo di muta. Costar® WG è invece formulato in granuli idrodispersibili e contiene Bacillus thuringiensis kurstaki – SA 12 in ragione del 18% e ammesso anche in agricoltura biologica.
Entrambi, come detto, sono stati autorizzati nel 2021 contro la Tignola rigata, con Mimic® che va applicato alla dose di 720 ml/ha durante l’ovideposizione e prima della schiusa delle uova, al fine di sfruttarne sia l’efficacia larvicida, sia l’azione ovicida. Costar® WG va invece dosato a 0,5-1 kg/ha, eseguendo un massimo di 6 trattamenti per stagione. In entrambi i casi, è bene assicurare la bagnatura omogenea delle parti trattate, proprio al fine di proteggere al meglio anche le porzioni più nascoste, ovvero quelle predilette dalla Tignola rigata.
L’importanza del monitoraggio
La massima efficacia di un trattamento dipende anche dalla tempestività dell’intervento. Per meglio individuare le tempistiche migliori è quindi necessario monitorare attentamente i voli dell’insetto, potendone così prevedere il momento di inizio dell’ovideposizione.
Certis Europe propone in tal senso le proprie specifiche trappole a feromoni a marchio Pherocon®. Il controllo periodico di tali trappole in campo consente di individuare il momento preciso in cui gli adulti stanno iniziando gli accoppiamenti, permettendo così di mirare al meglio l’applicazione dell’insetticida.
Applicazione di trappole PHEROCON® per il monitoraggio della Tignola rigata.