Antonio Ruffo, Amministratore Delegato della Fruitgrowing Equipment and Service S.r.l., spiega ai lettori di uvadatavola.com la vicenda giudiziaria della Red Globe – conclusasi da qualche giorno -.
Ruffo si sofferma anche sulla procedura da compiere per legalizzare gli impianti di Red Globe non autorizzati.
Potrebbe riassumerci brevemente la vicenda Red Globe?
La Fruitgrowing Equipment and Service S.r.l., con sede a Ferrara, esercita da circa 40 anni l’attività di acquisizione di diritti di varietà da frutto brevettate e, a sua volta, concede licenze ai vivaisti per la produzione e vendita delle piante di dette varietà, con pagamento di una royalty. Tra le varietà brevettate di cui deteniamo i diritti c’è anche la cultivar di uva da tavola Red Globe. Tutto è cominciato nel lontano 1997, quando venimmo a conoscenza del fatto che nel territorio di Mazzarrone, in provincia di Catania, molti viticoltori detenevano e coltivavano piante di detta varietà senza autorizzazione. Al tempo individuammo alcuni di questi produttori ed intentammo una vertenza giudiziaria nei loro confronti davanti il Tribunale di Caltagirone. Dopo 13 anni ottenemmo una sentenza che riconosceva la validità del brevetto e la nostra legittimità nel richiedere royalty sulla cv Red Globe. I convenuti appellarono la sentenza davanti la Corte di Appello di Catania. Nel 2016 detta Corte confermò la sentenza di 1°grado. Tale seconda sentenza fu oggetto di ricorso davanti alla Suprema Corte di Cassazione. Finalmente lo scorso 25 novembre 2019 la Suprema Corte, con Ordinanza notificata in data 15 Gennaio 2020, ha rigettato il ricorso.
La sentenza definitiva quindi, dopo 22 anni, le dà ragione.
La sentenza definitiva ha confermato la validità del brevetto e la legittimità del diritto della nostra Società nel reclamare il pagamento della royalty sulla varietà Red Globe.
Un produttore che volesse coltivare la varietà Red Globe cosa dovrebbe fare? Per capirci meglio, si paga una royalty all’impianto o alla produzione? A quanto ammontano i costi e come fare per regolarizzare?
I produttori che vogliono impiantare un vigneto con la varietà Red Globe, devono acquistare le piante solamente da vivaisti autorizzati (alcuni di essi sono sono: Vivai Vinea, Vivai Cooperativi Rauscedo e Vitroplant). Quei produttori, e sono tanti, che possiedono la varietà senza alcun tipo di autorizzazione, sono tenuti a contattare la nostra Società e formalizzare un atto di transazione. Per regolarizzare propria posizione è richiesto il pagamento di una piccola royalty per pianta, pari a 60 centesimi di euro. Nei più importanti areali produttivi siciliani di uva da tavola (Mazzarrone e Canicattì) i viticoltori in regola sono purtroppo solo una minoranza. In Puglia, invece, grazie all’opera di sensibilizzazione del Presidente APEO, Giacomo Suglia, siamo riusciti a regolarizzare un buon numero di produttori. Ma il lavoro da fare è ancora tanto.
Autore: La Redazione
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