La redazione ha chiesto al Dott. Maurizio Ventura, Responsabile per l’Europa dello Sviluppo delle Licenze di Sun World, maggiori informazioni sulle principali varietà senza semi proposte e sviluppate sul territorio italiano dal Breeder Californiano.
Dott. Ventura, ci descriva le principali varietà proposte in Italia da Sun World.
Credo che innanzitutto vada ricordata un varietà storica, la Sugraone (Superior Seedless®), una varietà che conoscono tutti, precoce, bianca, diffusa ormai da 30 anni, che ha una sua considerevole posizione sul mercato sia in Italia che all’estero. A questa si aggiungono altre varietà che sono state sviluppate più recentemente: Sugrathirteen, Sugrasixteen, Sugraeighteen e Sugranineteen.
Come sono state individuate queste varietà?
Si tratta di 4 varietà che sono state selezionate a partire da un gruppo di 15 varietà individuate 10 anni fa e che rappresentano il risultato di una scelta comune scaturita da produttori, commercianti, Sun World ed il mercato. Dopo una lunga fase di sperimentazione, sta seguendo lo sviluppo. Noi preferiamo procedere con molta cautela anche nella fase di sviluppo in modo da poter definire in modo ottimale non solo i caratteri qualitativi minimi funzionali alla commercializzazione, ma anche i caratteri qualitativi superiori, il cui raggiungimento permette di poter conferire un marchio commerciale alla varietà.
Entriamo nel dettaglio delle singole varietà. Cominciamo con la Sugrathirteen.
Sugrathirteen (Midnight Beauty®) arriva a maturazione nella stessa epoca di raccolta di Sugraone (periodo precoce). Si tratta di una varietà a bacca nera, dal sapore neutro, con una buona produzione e una bella bacca. Ha un difetto di cui tenere conto per ottenere buoni risultati qualitativi: se c’è troppa vigoria durante la fioritura, può andare incontro ad eccessiva colatura dei fiori. Questo significa che bisogna gestire la vigoria prima della fioritura. Si tratta quindi di un difetto gestibile e superabile ma di cui è corretto dare notizia. Anche questa varietà è abbastanza diffusa.
Sugrathirteen (Midnight Beauty®) a sinistra, Sugrasixteen (Sable Seedless®) a destra.
Cosa dire della Sugrasixteen?
Anche la Sugrasixteen, il cui marchio commerciale è Sable Seedless®, si raccoglie nella stessa epoca di raccolta di Midnight Beauty®, quindi i primi di agosto. Si tratta di un’altra varietà a bacca nera, con acino piccolo avente calibro medio di 16-18 mm, con punte di 20 mm. Ha un sapore che noi definiamo tropicale, unico e molto caratteristico. La Sable Seedless® sta avendo notevole successo in Inghilterra proprio per il suo particolarissimo aroma. Il difetto è rappresentato dal fatto che il grappolo è tendenzalmente compatto e che non risponde molto bene alle giberelline. È una varietà che quindi non è per tutti, molti cercano il grappolone che con la Sugrasixteen non può essere ottenuto, ma ha un aroma davvero particolare. In Sudafrica hanno puntato molto su questa varietà, insistendo sull’aroma, ma hanno parallelamente dovuto convincere i mercati che bisogna fermarsi a 20 mm di calibro. L’altro difetto che in Italia viene rilevato per questa varietà è la buccia, che dà la sensazione di essere molto spessa. In Sudafrica si trovano 150 ettari impiantati con questa varietà, mentre in Italia, dove abbiamo una maggiore propensione per l’acino grande ed appariscente, è stata preferita la Midnight Beauty® che arriva nella stessa epoca di raccolta.
E poi c’è la Sugraeighteen.
Questa varietà arriva a maturazione verso la metà di agosto. La Sugraeighteen, varietà a bacca bianca, è commercializzata con il marchio Sophia Seedless®. La bacca di questa varietà è molto bella, la pianta è molto fertile e produttiva, elemento che può quasi diventare un difetto poiché molti produttori non riescono a ridurre a sufficienza il carico di uva che Sugraeighteen è in grado di portare. Ha un caratteristico aroma di moscato che la rende, unito all’assenza di semi ed alla croccantezza, un’uva veramente molto buona da mangiare. Il difetto maggiore è rappresentato dalla scarsa conservabilità: il rachide imbrunisce molto velocemente. In Sudafrica non la coltivano perchè non trasportabile sulle navi. Non si può quindi frigoconservare, va tenuta sulla pianta fino al momento in cui deve essere commercializzata. Quindi buona, ma per quantitativi limitati.
Sugraeighteen (Sophia Seedless®).
Infine c’è la Sugranineteen.
Si tratta di una varietà rossa tardiva, commercializzata col marchio commerciale di Scarlotta Seedless®. È una varietà che matura due settimane dopo Crimson seedless, ma rispetto a quest’ultima si colora più facilmente, senza l’ausilio di alcun prodotto che ne favorisca la colorazione. Ulteriore caratteristica positiva è che regge molto bene sulla pianta in quanto molto resistente alle piogge e si può anche conservare e trasportare tranquillamente. La colorazione è influenzata soprattutto dall’escursione termica giorno-notte: nelle zone in cui si verificano forti escursioni termiche si osserva che la colorazione diventa di un rosso piuttosto scuro, pur senza diventare mai del tutto nera. In aree più miti il colore diventa rosso ciliegia, rosso brillante. Il principale difetto della Scarlotta è l’elevatissima produttività. Ha dei grappoli davvero enormi e necessitano di lavorazioni per ridurne le dimensioni. Sono presenti 100 grappoli per pianta e 250-300 acini per grappolo (cosa che porta il grappolo a diventare serrato), pertanto bisogna praticare una tecnica simile all’acinino al fine di migliorarne l’aspetto. Questo può essere fatto in vari modi: nel resto del mondo preferiscono lasciare 3-4 rachilli (gli assi secondari che si dipartono del rachide) a formare un grappolo di forma più o meno sferica. Noi invece tendiamo di solito ad avere un grappolo triangolare, quindi bisogna in questo caso rimuovere alcuni acini e un po’ di rachilli. Da notare che effettuando questa lavorazione il grappolo si colora prima rispetto a quando è molto compatto.
Sugranineteen (Scarlotta Seedless®).
Quali varietà ritieni maggiormente indicate per essere sviluppate in Italia?
In sintesi credo che per l’Italia le due varietà che saranno maggiormente sviluppate sono Sugrathirteen (Midnight Beauty®) e Sugranineteen (Scarlotta Seedless®). La Sugrasixteen e la Sugraeighteen credo diventeranno, a causa delle limitazioni che hanno, varietà un po’ più di nicchia. A meno che con la Sophia Seedless® non si riesca a risolvere il problema della conservazione.
Quanti ettari sono attualmente coltivati in Italia con le varietà Sun World?
Attualmente, considerando le 4 varietà di cui si è parlato, siamo attorno al centinaio di ettari.
C’è un tetto massimo, per il territorio italiano, di ettari da coltivare con le varietà Sun World oltre il quale, date le attuali caratteristiche di mercato dell’uva da tavola, non sarà permesso spingersi?
Con 100 ettari siamo indicativamente a circa un quarto della superficie complessiva che intendiamo sviluppare sul territorio italiano. Va detto che si tratta di un obiettivo indicativo, ipotizzato sulla base della risposta del mercato, dei commercianti e dei produttori oltre che di quanto già esistente in Italia. Più in generale il nostro obiettivo è rispondere al mercato: se quest’ultimo richiede più ettari non c’è nessun problema a sviluppare più superfici con queste varietà. Bisogna però tutelare il produttore che crede nelle varietà Sun World.
Qual è il meccanismo commerciale di queste varietà?
Quanto alla Sugraone (Superior Seedless) c’è un sistema a doppio contratto: un contratto per il produttore che si impegna a commercializzare tramite distributori autorizzati e un contratto per il commerciante che si impegna a commercializzare solo le uve di produttori autorizzati. I distributori autorizzati ad oggi sono 20. Per le altre nuove varietà, invece, i distributori autorizzati sono 4: Apofruit Italia, con sede a Cesena e Scanzano Jonico, Di Donna Trade di Rutigliano, Peviani Spa con sede a Milano e a Ginosa e, di recente, anche Giuliano Puglia Fruit srl. Il sistema di licenze è lo stesso in tutto il Mondo: trattandosi di varietà brevettate, il produttore deve versare delle royalty. Ulteriori informazioni si possono ricevere direttamente dai distributori autorizzati.
Quindi il produttore che intende avvicinarsi alle varietà Sun World deve rivolgersi direttamente ai 4 distributori indicati.
Esatto. In questo modo produttori e commercianti possono definire un piano. Sun World sta cercando di gestire il prodotto che arriva sui mercati, in modo da rifornire l’Inghilterra e più in generale tutta l’Europa con i commercianti indicati. Questi ultimi hanno per questo bisogno di capire che prodotto ci sarà in futuro e quale sviluppo avrà. I produttori sono liberi di scegliere il commerciante che ritengono più opportuno e vendere l’uva nello stesso anno anche a commercianti diversi.
Contatti:
Maurizio Ventura
Regional Licensing Manager Europe
Sun World International
E-mail: [email protected]
Web: www.sun-world.com
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