Oltre 6.000 visitatori per la prima edizione di LUV Fiera che per tre giorni ha reso Bari capitale europea dell’uva da tavola. Con più di 200 espositori riuniti nel Nuovo Padiglione della Fiera del Levante di Bari questa fiera ha raccolto il favore di tutti sin dalla sua ideazione.
Era forte infatti la domanda di incontro tra tutti gli attori del comparto che hanno trovato in LUV una possibilità di incontrarsi e confrontarsi sulle sfide che un prodotto così importante per l’agricoltura pugliese e italiana deve affrontare in questo momento storico, guardando sempre al futuro.
Ecco che quindi, nei tre giorni di LUV, istituzioni, enti di ricerca, produttori, agronomi, esperti del settore, referenti della grande distribuzione, semplici curiosi e anche studenti delle scuole superiori di Bari e provincia, a indirizzo prevalentemente tecnico e alberghiero, hanno potuto partecipare ai numerosi momenti di confronto e approfondimento spaziando dall’innovazione in campo produttivo con l’uso delle nuove tecnologie, alle difficoltà di proteggere le coltivazioni. Nei tre giorni si è parlato anche di marketing e di strategie di vendita legate all’uva da tavola, della futura strategia della Regione Puglia nella logistica dell’ortofrutta e di biocontrollo e biostimolanti, argomenti cruciali per il futuro del comparto dell’uva da tavola. Economia, mercati ed export sono stati costantemente al centro dei numerosi incontri, anche in considerazione del ruolo primario che la Puglia ricopre come regione produttrice ed esportatrice di uva da tavola non solo in Italia dove detiene il 60% della produzione totale seguita da Sicilia (35%) e Basilicata (5%), ma anche come esportatrice in Europa.
Molto interessanti, anche per il pubblico di curiosi e di studenti, gli incontri sulla dieta mediterranea in cui è stata approfondita l’influenza del consumo di uva da tavola sulla salute umana. E ancora, un occhio di riguardo è stato dedicato all’attuale panorama varietale italiano con una tavola rotonda che ha ospitato i principali gruppi di breeding italiani: Nu.VA.UT., IVC, Grape&Grape, SicilGrape e AgriUnitech, seguita da una mostra pomologica e un panel test che ha consentito ai partecipanti di testare e assaggiare tutte le varietà proposte.
Non sono mancati anche momenti di convivialità e divertimento nei tre giorni di LUV con uno show cooking a cura di Nicola Savino, presidente dell’associazione “Cuochi Trulli e Grotte” che, tra padelle, fornelli e ingredienti inaspettati, ha reso l’uva da tavola protagonista di ricette inedite assaporate in fiera dai più curiosi.
E ancora, nel corso dell’ultima giornata è stata presentata “Le Terre dell’Uva”, la prima rete tra i Comuni dell’uva da tavola, fondamentale per il rafforzamento e il successo del comparto. Un successo che passa anche dalla capacità distributiva della Grande distribuzione organizzata e che nei prossimi mesi sarà oggetto di analisi grazie ai risultati di un’indagine dedicata svolta in otto catene distributive in quattro grandi città italiane (Bologna, Napoli, Roma, Milano) e che assegnerà nelle prossime settimane i “The Table Grape Awards” riconoscimenti per l’impegno della grande distribuzione organizzata nella valorizzazione dell’uva da tavola italiana. Sempre durante LUV è stata annunciata la terza edizione di “Regina di Puglia”, la rassegna promossa dal comune di Noicattaro per valorizzare i territori e l’uva da tavola alla presenza dei sindaci di Noicattaro, Polignano a Mare, Castellaneta Marina, Rutigliano, Casamassima, Mola di Bari e Adelfia.
E mentre in Fiera del Levante si tenevano conferenze, alcuni operatori del settore, buyer e giornalisti sono andati in giro per la Puglia con i tour organizzati da LUV per la scoperta delle aziende agricole e dei magazzini di commercializzazione, arricchiti con delle passeggiate ad Alberobello e Polignano a Mare.
Si conclude così la prima edizione di LUV Fiera.
L’obiettivo ora è far diventare la rassegna un momento di incontro biennale che possa raccogliere sempre più stakeholder provenienti anche dall’estero. «Sono davvero orgoglioso della riuscita di questa iniziativa – ha dichiarato Mirko Sgaramella, project manager di LUV – quando era solo un’idea, non avrei mai immaginato tutto questo. Gli incontri, la gente che ha creduto nel progetto, gli esperti giunti da tutto il mondo per offrire il proprio contributo, ma anche la fitta rete di collaborazione che si è creata confermano quanto sia fondamentale lavorare in sinergia per favorire la crescita di un comparto, come quello dell’uva da tavola, che rappresenta una eccellenza. Ringrazio nuovamente le istituzioni e le associazioni che hanno sostenuto e supportato LUV Fiera, il comitato organizzatore, lo staff e ogni tassello di questo splendido puzzle che è stato LUV. L’appuntamento è per il 2026 con una nuova edizione che speriamo possa superare questo già grandissimo traguardo».