Uva da tavola e clorosi ferrica, come intervenire

da Flavio Paterno

La clorosi ferrica è una fisiopatia determinata da una carenza di ferro nei tessuti vegetali molto comune in Italia poiché favorita dalla presenza di suoli calcarei e con pH elevato per l’abbondante presenza di carbonati e bicarbonati.


In queste condizioni, sebbene il contenuto totale di ferro del suolo non sia limitante, questo viene reso insolubile, precipitando come ossido o idrossido, e quindi poco disponibile per le piante.

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Possibili soluzioni

Una soluzione efficace è la somministrazione, alla pianta, di ferro facilmente assimilabile, Agriges consiglia l’utilizzo del prodotto I’m Ferro: sostenibile per l’ambiente e sicuro per l’utilizzatore ed il consumatore finale in quanto non contiene agenti chelanti di sintesi potenzialmente inquinanti.
Nel prodotto I’m ferro il ferro è complessato con agenti di origine naturale: lignosolfonati ed oligopepetidi della tecnologia EDDVEG che complessano meso e microelementi garantendone la massima assimilazione da parte della pianta sia per via fogliare che radicale, sostituendo i comuni prodotti contenenti chelanti di natura sintetica.

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I’M Ferro consente di massimizzare l’assorbimento del ferro sia per via radicale che fogliare oltre ad avere un’attività biostimolante sulla pianta legata alla presenza della componente proteica degli oligopeptidi.

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I risultati in campo

In numerose prove di campo condotte in diversi areali il prodotto è risultato molto efficace, grazie alla presenza dei complessanti naturali, nel favorire l’assorbimento del ferro da parte della pianta e nell’aumentare il contenuto dell’elemento all’interno delle foglie anche in condizioni di suoli molto calcarei e con portinnesti particolarmente suscettibili alla clorosi.

Per maggiori informazioni sul prodotto, scarica la brochure e scopri di più sulla tecnologia EDDVEG guardando questo video!

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Comunicazione a cura di: Agriges

Copyright: uvadatavola.com

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