Si chiama “Più Impresa” ed è il bonus agricoltura 2024 attivato da Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, al fine di avvicinare giovani e donne al settore. Destinatari del bonus sono infatti proprio loro: i giovani e le donne che intendono avviare un’attività nel mondo dell’agricoltura. In linea con gli obiettivi fissati dalla Politica agricola comune dell’UE, il contributo mira inoltre a incentivare la non dismissione di attività agricole già avviate e incentivarne l’ampliamento. Ma a quanto ammonta il contributo? E quali requisiti bisogna avere per ottenerlo?
Introdotto dal Decreto ministeriale del 23 febbraio 2024 del MASAF di concerto con il MEF e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.86 del 12 aprile 2024, il contributo attivato dall’Ismea è dedicato ai giovani e alle donne che intendono subentrare nella conduzione di un’azienda agricola, oppure sono già attivi in agricoltura da almeno due anni e intendono ampliare la propria impresa migliorandone la competitività con un piano di investimenti fino a 1,5 milioni di euro. Sono previsti due tipi di aiuto: un contributo a fondo perduto di importo non superiore al 35% delle spese ammissibili. In questo caso, l’investimento massimo non deve superare un milione e 500mila euro (1.500.000,00) Iva esclusa. Il secondo aiuto prevede invece la possibilità di stipulare un mutuo agevolato a tasso zero per finanziare le spese sostenute per realizzare il subentro o l’ampliamento dell’attività. In questo caso, l’importo massimo del mutuo è pari al 60% della spesa ammissibile.
Bonus agricoltura 2024: a chi si rivolge
La misura “Più Impresa” è rivolta a micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società e intestate a donne oppure giovani di età compresa tra 18 e 41 anni non compiuti. Si può chiedere il contributo a fronte di un ampliamento dell’impresa o di un subentro da parte di un’impresa costituita da non più di sei mesi in una esistente da almeno due anni, che sia economicamente e finanziariamente sana. Tra i requisiti previsti c’è anche la qualifica professionale: l’autore del subentro, e quindi chi chiederà il contributo, deve essere un imprenditore agricolo professionale o un coltivatore diretto. Fa fede l’iscrizione alla gestione previdenziale agricola, che deve essere posseduta alla data di delibera di ammissione della richiesta.
La misura prevede inoltre che, nel caso di subentro in una azienda agricola fatto da una società, quest’ultima debba essere composta e amministrata per oltre la metà delle quote di partecipazione da giovani imprenditori agricoli, cioè persone che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 41 anni. Oltre al subentro, è prevista la possibilità di richiedere il contributo anche nel caso di ampliamento di un’azienda agricola attiva da non più di 2 anni, purché sia solida economicamente e finanziariamente.
Cosa finanzia
Come riportato nel Decreto ministeriale, il bonus finanzia specifiche categorie di interventi, quali:
- i costi connessi alle spese per lo studio di fattibilità, nella misura massima del 2% del valore complessivo dell’investimento da realizzare; la somma delle spese relative allo studio di fattibilità e ai servizi di progettazione sono ammissibili complessivamente entro il limite del 12 % dell’investimento da realizzare;
- i costi relativi alle opere agronomiche e al miglioramento fondiario, per i soli progetti nel settore della produzione agricola primaria;
- i costi connessi alle spese relative alle opere edilizie, al miglioramento di beni immobili e oneri per il rilascio della concessione;
- l’acquisto di macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica;
- i costi di acquisto e di sviluppo di diritto d’uso di programmi informatici, cloud e soluzioni simili e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali, acquisto di piante pluriennali;
- unicamente per il settore della produzione primaria,
– costi per investimenti non produttivi connessi agli obiettivi di carattere ambientale e climatico;
– costi per investimenti in materia di irrigazione;
– costi per investimenti legati alla produzione, a livello dell’azienda agricola, di energia da fonti rinnovabili;
– costi per l’acquisto di terreni, nella misura massima del 10% del valore complessivo del progetto.
Inoltre, per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo le agevolazioni sono concesse in regime de minimis nel limite massimo di € 300.000.
In conclusione, i costi connessi alle spese effettuate devono essere rendicontati per Stato Avanzamento Lavori (nel numero massimo di cinque) al fine di ottenere l’erogazione delle corrispondenti quote di agevolazioni.
Bonus agricoltura Ismea: come richiederlo
Per poter fare domanda, bisogna presentare un progetto grazie al quale sia possibile ottenere uno tra i risultati previsti dalla misura. In particolare:
- il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola;
- il miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali;
- il miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, adeguamento e modernizzazione dell’azienda agricola;
- la tutela dell’ambiente attraverso l’adattamento ai cambiamenti climatici, la riduzione di emissioni inquinanti e la promozione dell’energia sostenibile;
- un’efficiente gestione delle risorse naturali (acqua, aria, suolo) anche attraverso la riduzione della dipendenza dalla chimica;
- la tutela della biodiversità.
Per chiedere il finanziamento o fondo perduto o il mutuo agevolato a tasso zero bisogna presentare una istanza collegandosi sul sito di Ismea e compilando l’apposito form. Le domande si presentano in due tempi. Infatti, è previsto un periodo di preconvalida, che è stato attivato il 29 luglio e scadrà il 30 settembre 2024 alle ore 12:00, durante il quale possono essere compilate e preconvalidate le domande di ammissione ai contributi. La preconvalida è una condizione indispensabile per poter presentare la richiesta e accedere al bonus agricoltura 2024. In ogni caso, però, non è vincolante, nel senso che chi inizia la procedura non è obbligato a portarla a termine qualora cambiasse idea. Dopo questa fase, è previsto un periodo di convalida delle domande, che va dal 5 al 30 settembre 2024, alle ore 18:00. In questo arco di tempo si può compilare, preconvalidare e convalidare le richieste di ammissione al bonus agricoltura. La domanda va sottoscritta con la firma elettronica in modalità PadES.
Ilaria De Marinis
©uvadatavola.com