Carburante agricolo, si pensa a nuove tasse

da Redazione uvadatavola.com

Nuova tassazione sui prodotti petroliferi: la proposta del ministro dell’Ambiente Sergio Costa che potrebbe portare il gasolio a costi superiori a quelli della benzina. 

A rischio anche le agevolazioni per il carburante impiegato nel settore agricolo che, inevitabilmente, potrebbe diventare oggetto di riforma e subire modifiche di costo.

Dietro il provvedimento proposto dal ministro Costa, motivazioni di natura ecologica. Il gasolio ha infatti un impatto ambientale negativo superiore a quello della benzina verde e, ovviamente, rispetto all’impiego di fonti di energia rinnovabili.


Così, dopo una consultazione pubblica che ha scatenato i malumori del settore dell’autotrasporto e il plauso delle associazioni ambientaliste, il ministro dell’Ambiente ha annunciato la volontà di aumentare la tassazione sul gasolio destinato all’autotrasporto, portandola ai livelli della benzina. Stando alle parole del ministro, questo provvedimento potrebbe favorire l’eliminazione dei cosiddetti Sussidi ambientalmente dannosi (Sad) e indirizzare il Paese verso una mobilità più sostenibile.


La proposta, accolta positivamente dalle associazioni ambientaliste, non ha comunque incontrato il favore degli addetti al settore che, al contrario, hanno evidenziato come l’aumento dei costi del gasolio non farà diminuire il suo impiego, quanto piuttosto confluirà nelle casse dello Stato.


A tale accusa il ministro ha risposto attraverso le pagine de Il Sole 24 Ore. Nel corso dell’intervista, infatti, ha sottolineato che i soldi incamerati attraverso la tassazione dovranno poi essere impiegati per agevolare una transizione verso una economia verde
In tale prospettiva, l’Italia dovrebbe così riuscire ad allinearsi con altri Paesi europei, come la Svizzera, dove il gasolio costa più della benzina, ma la mobilità si renderebbe sempre più sostenibile e a misura di ambiente.


Inoltre, se si dovesse proseguire lungo questa direzione, ad essere coinvolto sarà anche il gasolio agricolo, la cui tassazione dovrebbe diventare anch’essa oggetto di riforma. Il rischio è vedere cancellate le agevolazioni finora ottenute. Ultima fra queste, quella dello scorso 15 settembre che prevedeva la concessione di ulteriore carburante agricolo ad accisa agevolata per lo svolgimento delle operazioni agronomiche delle imprese agricole.


A partire dal prossimo gennaio, dunque, si potrebbe avere un rincaro dei prezzi. Situazione che, se confermata, comporterebbe uno sforzo ulteriore per un settore già attanagliato da molteplici difficoltà. 

D’altra parte, in agricoltura al momento non esistono alternative al gasolio, né tanto meno trattori ad emissioni zero o macchinari elettrici. 
La conversione green dovrà quindi attendere, se non altro per il comparto agricolo, dove la nuova tassazione potrebbe rappresentare in definitiva un ostacolo non indifferente.

 

Ilaria De Marinis
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