Nutrizione autunnale: come quando e perché effettuarla

Luigi Amoruso spiega: quali sono gli effetti di una corretta nutrizione autunnale e/o post raccolta, in che modo e in che momento effettuarla.

da Redazione uvadatavola.com

Le ricadute positive di una corretta “nutrizione autunnale o post raccolta” sono innumerevoli, ma potranno essere apprezzati in seguito alla ripetizione della pratica per diverse stagioni.

Gli effetti di una corretta nutrizione autunnale e/o post raccolta saranno apprezzabili al momento della ripresa vegetativa della vite:

  • miglioramento del vigore;
  • germogliamento più uniforme;
  • aumento della fertilità dei nuovi germogli;
  • miglior carico produttivo.

Per saperne di più circa la “nutrizione post raccolta” che sarebbe meglio chiamare “nutrizione autunnale” – perché all’interno dei vigneti tardivi è opportuno effettuarla prima della raccolta dei frutti – abbiamo intervistato l’agronomo Luigi Amoruso.

 

Infatti, quando le temperature con il finire dell’estate calano – stabilizzandosi attorno ai 15°C – stimolano la nascita di nuove radichette nella vite. Si tratta di radici bianche, molto ricettive e che hanno il compito di immagazzinare le riserve, necessarie a sostenere il risveglio vegetativo e il germogliamento.

Luigi Amoruso farà quindi chiarezza sui seguenti punti:

  • In che periodo e perché è opportuno effettuare la nutrizione post raccolta?
  • Che approccio seguire a seconda della varietà?
  • Quali elementi dare al vigneto e perché?
  • Quali sono gli effetti positivi di questa pratica e dopo quanto tempo sono apprezzabili?
  • In che modo effettuare la nutrizione (fogliare o fertirrigazione).

Autrice: Teresa Manuzzi
Riprese e montaggio: Luca Desiderato
©uvadatavola.com

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