Marco Salvi, presidente Fruitimprese: “Il comparto tiene in un anno molto difficile”. Bene la frutta fresca. Confermate le eccellenze dell’export: mele, uva da tavola e kiwi
Il commercio estero dell’ortofrutta italiana conferma nel 2022 un trend positivo dopo i record del 2021. Cresce il valore: 5,3 miliardi di euro (+1,5%) rispetto al 2021, mentre i volumi si confermano più o meno a livello del 2021 (-0,4%).
Il saldo positivo a valore (circa 666 milioni di euro) torna ai livelli del 2020 (-38%), peggiora però il saldo a volume (-110.001 tons), a causa della differenza fra le quantità importate (3,7 milioni tonnellate) e quelle esportate (circa 3,6 tonnellate).
La frutta si conferma campionessa del nostro export. Le mele mantengo no la prima posizione con 863 milioni di euro. Dietro c’è l’uva da tavola con 738 milioni di euro. Sull’ultimo gradino del podio i kiwi, con 509 milioni di euro. A diramare la notizia è Fruitimprese sulla base dei dati Istat.
Un anno difficile
Il 2022 è stato comunque un anno difficile per l’aumento dei costi produttivi e le tensioni geopolitiche, ma la performance della frutta fresca (2,8 miliardi €, +6,3%) è stata buona e ha recuperato – in parte – l’inflazione. Positivi anche legumi e ortaggi (1,6 miliardi €, +4,1%). Male l’export di frutta secca (-25,8%) che perde molto in valore, complice il calo dei consumi. Recupera in valore l’export di agrumi (+2,4%) anche se le quantità importate (403.000 tonnellate) sono il doppio dell’export (201.000 tonnellate). Sul fronte import in forte aumento legumi e ortaggi in valore (+34,1%) e, come detto, gli agrumi (+13,9%).
La frutta più esportata: mele, uva e kiwi
Tra i prodotti più esportati primeggiano le nostre eccellenze frutticole (mele, uva da tavola, kiwi) anche se con valori che non recuperano l’inflazione; molto bene pesche e nettarine (+43,5%) complice una stagione negativa della Spagna. In difficoltà arance e pere per problemi produttivi.
Import: primeggiano banane e ananas
Tra i prodotti campioni di import, banane e ananas crescono con valori in aumento (+12,6% e +15,9%) in linea con l’inflazione.
Il commento di Fruitimprese
Commentando i risultati del 2022 il presidente di Fruitimprese, Marco Salvi, sottolinea e loda la complessiva tenuta del comparto “che conferma il dinamismo delle imprese sia sul fronte dell’export che dell’import, nonostante un quadro complessivo di grandi difficoltà interne ed esterne. L’ortofrutta fresca conferma il suo peso strategico per l’economia del Paese”.
L’export agroalimentare, infatti, è secondo solo al vino, ma il 2022 ha stremato il settore primario.
“La competitività delle imprese dell’ortofrutta – conclude il presidente Salvi – è stata messa a dura prova nel corso del 2022 dagli aumenti dei costi fuori controllo dell’energia, trasporti , imballaggi, concimi, fertilizzanti, e non ci stanchiamo di chiedere una corretta redistribuzione di costi e responsabilità lungo l’intera filiera produttiva e distributiva. Resta anche fortissima la nostra preoccupazione, espressa in tutte le sedi, per i dossier comunitari (imballaggi e prodotti fitosanitari) e per il calo importante dei consumi”.
Autrice: Teresa Manuzzi
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