Ripartono raccolta ed export nella regione di Ica, in Perù. Dal 1° febbraio 2023 il comparto dell’uva da tavola ha ripreso le sue normali attività.
Sono stati finalmente rimossi alcuni dei blocchi stradali che da settimane impedivano la normale circolazione dei mezzi sulla strada Panamericana Sur.
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Riparte l’export
Senasa, il Servizio Nazionale di Sanità Agraria del Perú ha annunciato: “i 34 impianti di confezionamento delle uve hanno ripreso le loro normali attività a partire dal 1 febbraio, in seguito allo sgombero di alcuni blocchi stradali presenti sulla South Panamerican Highway. In totale si è quindi riusciti a certificare 586 container carichi di frutta nelle ultime 36 ore”.
I registri ufficiali riportano che “durante il 30 e il 31 gennaio sono state effettuate 677 ispezioni, che hanno permesso di ottenere certificazioni fitosanitarie per 12.656 tonnellate di uva, destinate principalmente ai mercati di Stati Uniti, Cina, Messico, Spagna, Paesi Bassi e Corea”.
Soddisfazione da parte di PROVID
La notizia è stata accolta con immensa gioia da parte dell’Associazione dei Produttori di Uva da tavola del Perù (PROVID): “ringraziamo i cittadini peruviani che si sono mobilitati per sbloccare la situazione, allo stesso tempo ci congratuliamo con le forze dell’ordine per le loro azioni esemplari e pacifiche che hanno permesso di sbloccare le autostrade nella regione di Ica”.
“Per oltre 12 giorni i blocchi – si legge nel comunicato diramato da PROVID – hanno ostacolato lo sviluppo delle quotidiane attività di esportazione di ortofrutta. Anche le aziende produttrici hanno finalmente ripreso le operazioni di raccolta dell’uva. Le attività sono tornate alla normalità anche nelle Packaging House della regione di Ica”.
Riprendono le attività di raccolta e confezionamento
“Far finalmente ripartire le attività di raccolta e confezionamento – si legge infine all’interno del comunicato – garantisce il mantenimento di migliaia di posti di lavoro; e contribuisce a generare entrate in valuta estera per il nostro Paese. Stiamo parlando di milioni di dollari su base giornaliera”.
Ovviamente tutto ciò favorisce e potenzia l’economia nella regione di Ica, permettendo anche la crescita di tutte quelle attività che rientrano nell’indotto del comparto.
Autrice: Teresa Manuzzi
©uvadatavola.com