Buone notizie per i braccianti e per gli operai agricoli del Sud Africa; anche loro – infatti – beneficeranno del salario minimo e si ritroveranno con +9,6% in busta paga. L’aumento dei salari entrerà in vigore a partire dal 1 marzo 2023.
Il ministro dell’occupazione e del lavoro, Thulas Nxesi, si è battuto per far approvare la legge per aumentare il salario minimo ai lavoratori agricoli e domestici.
Il ministro Sudafricano Nxesi ha spiegato così la sua visione:
“I lavoratori per i quali è previsto il salario minimo sono generalmente disorganizzati e vulnerabili e, senza l’introduzione del National Minimum Wage Act, avrebbero continuato a sopportare livelli salariali estremamente bassi e povertà”.
Le nuove disposizioni in tema di salari riguarderanno anche i lavoratori di altre categorie come coloro che svolgono lavori pubblici (EPWP), chi è impegnato nel settore delle pulizie e nel commercio all’ingrosso e al dettaglio. L’introduzione di un salario minimo in Sudafrica rappresenta sicuramente un intervento molto significativo per il mercato del lavoro locale.
Della misura beneficeranno complessivamente circa 6 milioni di lavoratori di cui 800.000 saranno braccianti agricoli.
L’istituzione del salario minimo è una novità per la Repubblica Sudafricana che conta l’economia più industrializzata del Continente Africano. L’Anc (African National Congress) il più importante partito del paese, che è al governo, spera che questa misura seduca la sua tradizionale base elettorale dei quartieri poveri e delle campagne. Criticato dai partiti di opposizione e dalla maggior parte dei sindacati per i rischi relativi al mercato del lavoro, il salario minimo è stato invece promosso dalla Cosatu, confederazione sindacale e partito politico sudafricano, che, come ha riportato Le Figaro, ha elogiato l’importante iniezione di denaro nelle tasche dei lavoratori. (Italiaoggi.it)
Autrice: Teresa Manuzzi
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