Uva da tavola in Sudafrica: stima 2024/25 positiva

Grazie a condizioni climatiche favorevoli e strategie mirate, le previsioni per la prossima campagna produttiva in Sudafrica indicano un aumento dei volumi esportabili

da uvadatavoladmin

Dopo i risultati soddisfacenti della stagione 2023/24, l’industria sudafricana dell’uva da tavola si prepara per un nuova annata produttiva con prospettive promettenti. Stando a quanto riporta SATI (South African Table Grape Industry), le condizioni climatiche favorevoli e una gestione agricola efficiente offrono una base solida per proseguire nel trend di crescita. Sebbene si prevede una riduzione del 3% nei volumi attesi dalle province settentrionali, i produttori puntano a superare la media quinquennale, trainati anche dall’incremento delle esportazioni verso mercati strategici come quelli di Stati Uniti, Canada ed Europa. Con una stima di 76,4 milioni di cartoni destinati all’esportazione (equivalenti a 4,5 kg), lo Stato consolida la propria posizione come uno dei principali fornitori globali di uva da tavola.

In un contesto caratterizzato da crescente domanda sui mercati internazionali e condizioni climatiche favorevoli, il Sudafrica è pronto a confermare il proprio ruolo di partner affidabile per i mercati globali. Questa prospettiva positiva stimola gli operatori del comparto, i quali continuano a investire nella qualità e nell’adeguamento alle preferenze dei consumatori. Ma quali sono i principali fattori che guideranno la stagione 2024/25?

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Situato nell’emisfero opposto rispetto all’Europa, il Sudafrica avvia la raccolta dell’uva da tavola a fine dicembre, con la campagna produttiva che si conclude tra marzo e aprile.

La stima iniziale per la campagna 2024/25 prevede un incremento dell’1% nei volumi di uva previsti per le esportazioni rispetto alla stagione precedente, che rappresenta anche un aumento del 6% rispetto alla media quinquennale. Si prevede un raccolto totale di circa 76,4 milioni di cartoni, con un possibile massimo di 78,7 milioni e un minimo di 74,1 milioni. Questa crescita, seppur contenuta, evidenzia l’impegno del Sudafrica nel mantenere una produzione stabile e competitiva. Le previsioni di crescita trovano sostegno nelle condizioni climatiche favorevoli registrate durante l’ultima stagione invernale, con temperature fredde che hanno favorito una buona fase di dormienza delle viti e piogge abbondanti che hanno permesso di innalzare i livelli delle dighe, garantendo una riserva di acqua adeguata per la stagione in corso. Questi elementi creano una base solida per una campagna di raccolta di successo, in un contesto dove le risorse idriche sono sempre più essenziali per l’agricoltura.

Volumi di produzione previsti nelle diverse regioni produttive

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Dal punto di vista produttivo, il Sudafrica si suddivide in cinque macro regioni, ognuna caratterizzata da condizioni climatiche e agricole specifiche che influenzano le dinamiche di produzione. Secondo le stime, le province settentrionali sono destinate a registrare una riduzione del 3% nei volumi di produzione, una diminuzione legata principalmente a un calo dell’8% della superficie coltivata. La contrazione della superficie produttiva è il risultato di scelte strategiche adottate dai produttori per ottimizzare l’efficienza delle risorse e rispondere ai cambiamenti nelle condizioni economiche e ambientali. In queste aree, l’obiettivo è massimizzare la qualità delle uve raccolte piuttosto che puntare unicamente sui volumi, in un contesto di crescente competizione internazionale. Le regioni di Berg River ed Hex River, invece, si prevede che mantengano volumi produttivi stabili, in linea con le medie quinquennali.  L’attenzione posta nella selezione delle varietà coltivate e nell’adozione di pratiche agricole innovative ha consentito a queste regioni di mantenere livelli di produzione costanti. Questo equilibrio territoriale riflette una gestione attenta e differenziata delle risorse, adattata alle specifiche caratteristiche di ciascuna macro regione.

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Stima del primo raccolto per la stagione 2024/25 (milioni di cartoni equivalenti a 4,5 kg) – Fonte: SATI

Uva da tavola in Sudafrica: nuove cultivar e innovazione logistica per sostenere la competitività

L’estremo sud del continente africano continua a rafforzare la propria competitività sui mercati internazionali, adattandosi alle tendenze globali con un crescente investimento in cultivar bianche senza semi, sempre più apprezzate dai consumatori. Secondo quanto riportato dell’ultimo censimento delle viti realizzato da SATI, si conferma un aumento costante di queste varietà, a testimonianza dell’impegno dei produttori nel rispondere alle preferenze del mercato globale, privilegiando qualità e innovazione.

Per garantire una fornitura efficiente, il comparto sta anche investendo in soluzioni logistiche più avanzate. SATI ha avviato lo sviluppo di un modello predittivo che sfrutta i dati lungo tutta la filiera dell’uva da tavola per ottimizzare il flusso delle esportazioni verso i mercati più strategici. Questo approccio ha il fine di migliorare la gestione della catena di approvvigionamento, assicurando una distribuzione tempestiva e continua, essenziale per mantenere lo Stato in una posizione di rilievo tra i Paesi produttori di uva da tavola a livello globale.

Un sistema produttivo che guarda avanti con ottimismo

La stagione 2024/25 si apre con prospettive di crescita e ottimismo per l’industria sudafricana dell’uva da tavola, supportata da condizioni climatiche favorevoli, risorse idriche adeguate e un’attenzione costante alla qualità e all’innovazione. Sebbene le stime possano subire variazioni nel corso della campagna, l’approccio proattivo e mirato del comparto rappresenta un punto di forza per affrontare le sfide future e consolidare la posizione del Sudafrica sui mercati globali.

 

Donato Liberto
©uvadatavola.com

 

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