ValOrto: una nuova sfida per i fratelli Vita

Nel corso di questi anni, abbiamo conosciuto i fratelli Vita nell'ambito della viticoltura. Oggi, però, una nuova sfida li attende con il progetto ValOrto

da uvadatavoladmin
progetto ValOrto fratelli Vita

Nel corso di questi anni, abbiamo conosciuto i fratelli Vita per le innovazioni e le tecniche introdotte nell’ambito dell’uva da tavola. Oggi, però, ne parliamo per approfondire la nuova sfida che li vede coinvolti: il progetto ValOrto, di cui l’azienda agricola Andrea Vita è principale promotore.

Partendo dalle popolazioni locali di zucca da inverno, patata dolce e konjac, il progetto punta a sviluppare sistemi innovativi per produzioni orticole di qualità ad elevato valore nutraceutico, al fine di superare fragilità delle aziende e crescente competitività sul mercato internazionale che da tempo frenano la crescita del comparto in Sicilia.

Lo sforzo del progetto ValOrto, e in particolare del soggetto capofila che l’ha promosso – l’azienda agricola Andrea Vita – e dell’istituto di ricerca privato che ne ha indirizzato e sostenuto gli sforzi, lo I.E.ME.ST. (Istituto Euro Mediterraneo di Scienza e Tecnologia) di Palermo, è stato proprio quello di far diventare le sfide del comparto un’opportunità di crescita puntando su due aspetti.

  • Innovazione tecnologica: il progetto ValOrto  ha puntato sull’adozione di strumenti e tecnologie innovative per migliorare la qualità degli ortaggi e ottimizzare i processi di produzione. L’introduzione di tecniche di coltivazione avanzate, l’uso di sistemi di monitoraggio e controllo ambientale, e l’impiego di metodologie di precision farming hanno contribuito a ottimizzare le rese e garantire la sostenibilità ambientale.
  • Valorizzazione delle produzioni “Glocali: attraverso un approccio multidisciplinare, il progetto da un lato pone l’accento sulla valorizzazione delle produzioni orticole locali, come la zucca d’inverno e la patata dolce, dall’altro prova a inserire nel pedoclima siciliano una specie, mai coltivata prima se non a scopi ornamentali, quale l’Amorphophallus konjac.

Considerata la crescente sensibilità da parte dei consumatori verso produzioni orticole di qualità, elevato valore nutraceutico, basso rischio tossicologico e a ridotto impatto ambientale, è quanto mai urgente non solo migliorare le caratteristiche produttive, fisico-chimiche e nutraceutiche dei prodotti orticoli, ma sviluppare al contempo sistemi e tecniche di produzione in grado di limitare l’impiego di prodotti inquinanti impiegati, convenzionalmente, in orticoltura. Inoltre, negli ultimi anni, la chimica dei radicali liberi ha riscosso una notevole attenzione proprio in virtù dell’importanza rivestita dall’equilibrio tra questi e le sostanze antiossidanti, necessario per una corretta funzione fisiologica del corpo umano. In tal senso, attraverso un approccio multidisciplinare, il progetto intende trasferire e validare una serie di strumenti innovativi per la coltivazione di popolazioni locali di zucca d’inverno e patata dolce e varietà di konjac (ipocalorico, anti iperglicemico, con attività di contenimento della ipercolesterolemia e attività prebiotica). 

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Inoltre, il progetto mira alla produzione di mix di farine e alla valutazione degli effetti salutistici di campioni prodotti ad acta. Lo studio di questi effetti può essere sfruttato per la realizzazione di prodotti impiegabili a scopo terapeutico, in ambito clinico, e che possano essere inseriti nel mercato nazionale come alimenti funzionali in grado di favorire diabetici, celiaci e soggetti sovrappeso. Il progetto, inoltre, potrebbe incrementare l’economia locale, fornendo nuovi orizzonti per la creazione di piccole e medie imprese di questa nuova filiera, già a partire dalla produzione agricola.

L’originalità del progetto ValOrto 

Il gruppo operativo ValOrto, con l’obiettivo di inserirsi nella tradizione enogastronomica siciliana, intende associare alle caratteristiche nutraceutiche del konjac quelle della patata dolce e della zucca invernale per mitigare uno dei difetti meno discussi – ma più importanti – del konjac trasformato, ovvero la mancanza di gusto e appetibilità, includendo anche la possibilità di segmentare le produzioni in funzione dei target da raggiungere. 

Sviluppo di prodotti ad alto valore aggiunto 

I risultati del progetto ValOrto  potranno rispondere efficacemente alle diverse e specifiche esigenze della popolazione con particolare attenzione alle problematiche di diabetici, celiaci e soggetti sovrappeso. L’introduzione di alimenti funzionali e terapeutici consentirà così di creare nuove opportunità di mercato in grado di valorizzare prodotti innovativi e differenziati.

Promozione della sostenibilità ambientale

Il progetto ValOrto  si orienta sull’adozione di pratiche di produzione sostenibili e a ridotto impatto ambientale. L’utilizzo di tecniche di coltivazione eco-compatibili, la riduzione dell’uso di prodotti chimici e l’ottimizzazione dell’uso delle risorse idriche sono priorità del progetto. Ciò consentirebbe di rispondere alla crescente sensibilità dei consumatori verso i prodotti orticoli a ridotto impatto ambientale e di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.

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Prospettive future

Le implicazioni di questo progetto, come l’introduzione di colture oggi non presenti sul territorio siciliano (Amorphophallus konjac), sono molteplici e riguardano sia il benessere dei consumatori che la vitalità economica delle imprese della filiera orticola.

La prospettiva di sviluppare alimenti funzionali e terapeutici in grado di rispondere a specifiche necessità dietetiche rappresenta un’opportunità importante per l’agricoltura siciliana, offrendo un vantaggio competitivo di non poco conto sul mercato globale. Allo stesso tempo, l’attenzione verso l’ambiente, la riduzione dell’uso di prodotti chimici e l’ottimizzazione dell’uso delle risorse idriche rendono il progetto ValOrto un modello esemplare di sostenibilità, rispondendo alle aspettative dei consumatori di avere produzioni rispettose dell’ambiente e dei territori e di preservare la risorsa idrica.

In definitiva, ValOrto  è una risposta concreta alle sfide che il settore orticolo siciliano sta affrontando, dimostrando come l’innovazione e la valorizzazione delle risorse locali possano fornire nuove risposte ai bisogni del mercato e della società, creando al contempo valore per le economie locali. Questo progetto rappresenta inoltre un modello replicabile per altre regioni e settori, dimostrando come sia possibile conciliare sostenibilità, qualità e innovazione per creare prodotti di elevato valore aggiunto. Con i suoi obiettivi e le sue prospettive, ValOrto è così esempio eloquente di come, nonostante criticità e difficoltà, la Sicilia possa, ancora una volta, fare la differenza nel panorama orticolo internazionale.

Per saperne di più, leggi l’articolo completo su Fruit Journal.

 

La Redazione
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