Varietà tardive: si lavora d’anticipo

Con un paio di settimane d'anticipo, in Puglia sono iniziate le operazione di raccolta delle varietà tardive. A scattare una fotografia dell'andamento 2024 Giovanni Grasso, titolare dell'omonima azienda agricola

da uvadatavoladmin
VARIETà TARDIVE uva 2024

Se c’è una parola chiave per la stagione dell’uva da tavola 2024 in Puglia quella è sicuramente “anticipo”. Un po’ in tutti gli areali di produzione, infatti, le operazioni di raccolta hanno preso il via un paio di settimane prima del previsto. E questo anche a causa del prolungato periodo di siccità che ha interessato i diversi territori pugliesi, dove in questi giorni si sta procedendo con la raccolta delle varietà tardive. A confermarlo anche le parole di Giovanni Grasso, titolare dell’omonima azienda agricola che, con sede in Puglia e Sicilia, è specializzata nella produzione di uva da tavola e agrumi.

La stagione 2024 dell’uva da tavola è entrata nel vivo con le varietà tardive: come sta procedendo?

Al momento siamo alle prese con la raccolta delle varietà tardive. Senza dubbio, la stagione è partita con grande anticipo: l’inverno molto mite, seguito dal perdurare di temperature elevate nei tre mesi estive, ha creato le condizioni ideali per la maturazione delle uve. Fortunatamente, almeno fino ad ora, l’anticipo si è mantenuto costante per tutta la stagione e quindi non abbiamo riscontrato conseguenze, fatta eccezione per il peso specifico dei grappoli. Non sono un agronomo, ma credo che il caldo abbia determinato una importante evaporazione dell’acqua presente nelle bacche, riducendo di conseguenza anche i volumi complessivi che, infatti, quest’anno risultano inferiori.
Al momento, l’anticipo è di circa due settimane, tanto che stiamo procedendo con il taglio di varietà che normalmente maturano tra la metà e la fine di settembre. Un anno fa, in questo stesso periodo, eravamo ancora tutti impegnati con la raccolta delle varietà Superior seedless che, quest’anno, invece, è stata raccolta tutta a fine luglio. A scalare, dunque, abbiamo terminato con le uve tipiche di agosto e a breve passeremo alle varietà che solitamente si raccolgono nel mese di ottobre. La sfida sarà riuscire ad arrivare con determinate varietà fino a novembre e dicembre, salvo risvolti climatici negati o una mancata tenuta del frutto sulla pianta. A tal proposito, la qualità quest’anno si conferma elevata, ma questo si deve sempre all’impegno e alla passione con cui si lavora. Senza dubbio, in presenza di un clima asciutto come quello riscontrato finora, è più semplice, ma è indispensabile adottare accorgimenti specifici per ottenere risultati performanti. Nel nostro caso, ci impegniamo costantemente per offrire uve di qualità. La preoccupazione – come accennato – riguarda perlopiù la tenuta in pianta: basta una pioggia al momento sbagliato o un’avversità imprevista e anche l’uva di più alta qualità rischia di essere compromessa. 

varietà tardive uva

Spostando l’attenzione sui prezzi, qual è al momento la risposta da parte dei mercati?

Bisogna sottolineare che, soprattutto in questa fase, le aspettative sono molto alte. A mio parere, al momento – facendo una media – i prezzi sono più alti rispetto alla scorsa stagione. D’altro canto, questo non si traduce in un guadagno maggiore perché – come si diceva – i volumi prodotti sono comunque inferiori. In compenso, va sottolineato che quest’anno non ci sono stati grandi momenti di preoccupazione dal punto di vista commerciale, poiché abbiamo avuto una distribuzione tranquilla, con il prodotto che è fluito e defluito sul mercato con una certa regolarità, senza ingolfamenti. Questo si può ricondurre a due motivi principali: il primo risiede nella persistenza di una domanda regolare e costante da parte dei consumatori, il secondo è da ricollegare alla minore disponibilità di prodotto non solo a livello nazionale, ma europeo. In generale, dunque, volumi contenuti, ma un buona richiesta.

Volendo tirare le somme almeno fino a questo punto, direi che sicuramente la stagione sta superando le aspettative iniziali e che la qualità raggiunta dalle nostre uve sta ripagando dei sacrifici e di tutto il duro lavoro svolto. 

 

Ilaria De Marinis
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