Il Presidente russo, Vladimir Putin, ha annunciato la proroga di un anno dell’embargo sui prodotti alimentari provenienti dalla Ue. La decisione di Putin viene definita “la risposta alla proroga delle sanzioni” da parte di Bruxelles.
“Il fine – ha detto Putin in una riunione con il Governo – è quello di garantire la sicurezza della Russia”.
La proroga dell’embargo sui prodotti alimentari costa all’Italia oltre 20 milioni di euro al mese solo nell’agroalimentare. Questo è quanto emerge da uno studio della Coldiretti sugli effetti per il Made in Italy dopo che i premier russo Dmitri Medvedev ha firmato un decreto governativo sui beni che saranno soggetti all’embargo delle importazioni fino al cinque agosto del prossimo anno.
I prodotti colpiti sono quelli già presenti nella lista nera come carne di manzo, carne suina e avicola, frutta e verdura, latte e formaggi dai Paesi dell’Ue, dagli Usa, ma anche da Australia, Canada e Norvegia, ma non è chiaro – sottolinea la Coldiretti – se la lista dei prodotti proibiti sarà estesa ad altri prodotti come conserve di pesce, prodotti caseari derivati da grassi vegetali”, fiori e dolciumi secondo alcune indiscrezioni delle autorità locali.
Le esportazioni agroalimentari dell’Italia in Russia sono praticamente dimezzate (-51,1%) nei primo trimestre del 2015 ma sono del tutto azzerate per l’ortofrutta, i formaggi e la carne e derivati. L’impossibilità di esportare sul mercato russo provoca per molti prodotti alimentari una situazione di eccesso di offerta sul mercato europeo con ricadute negative sui prezzi riconosciuti agli agricoltori.
Fonte: ilvelino.it