L’uva da tavola in Puglia è sinonimo di ricchezza per gli agricoltori. Lo ha capito anche chi sta mettendo a segno una serie di furti di uva tra i Comuni della BAT, a discapito del lavoro di un intero anno. II grido d’allarme arriva dal presidente del Consorzio Uva di Puglia IGP, Michele Laporta: “Hanno cominciato ancor prima che i frutti diventassero maturi per la raccolta”. I produttori sono già sul punto di fare battaglia. “Molti colleghi mi hanno sollecitato un intervento dopo aver subito episodi già da alcuni giorni”, ha dichiarato Laporta.
Si sono registrati nei giorni scorsi anche eventi violenti, ha riferito il presidente del Consorzio. Come, ad esempio, quello che ha coinvolto il figlio di un produttore, che per poco non è stato investito dall’auto dei ladri che, scoperti sul fatto, stavano tentando di fuggire. “Tutto questo non è accettabile, non possiamo essere lasciati soli”, denunciano gli operatori.
La raccolta di uva da tavola in Puglia, da poco iniziata, sta incontrando alcune difficoltà non solo per i furti di uva.
“Ci sono una serie di fattori che non rendono l’inizio della stagione particolarmente incoraggiante – ha replicato Laporta – se poi si aggiungono i furti il rischio di tracollo è dietro l’angolo”. Gli operatori, ormai da mesi, lottano con l’annoso problema della siccità. Ma poi c’è la questione della manodopera che, come ha sottolineato il presidente del Consorzio, è quasi impossibile da trovare. Inoltre, al momento, non ci sono grandi segnali positivi dal punto di vista del mercato complice la contrazione dei consumi.
Episodi incresciosi come quelli denunciati dal Presidente del Consorzio Uva da Tavola IGP erano emersi qualche settimana fa nelle campagne di Noicàttaro, nel Barese. Il sindaco, Raimondo Innamorato, sui social aveva invitato i suoi cittadini a non avere paura di denunciare i furti. Proprio su questo punto è stato chiaro Laporta: “Bisogna denunciare, questo lo sappiamo, come sappiamo che in tanti non lo fanno per paura di ritorsioni”.
Il presidente del Consorzio ha sottolineato poi come dev’essere lo Stato a dare una mano ai produttori di uva da tavola. “Si dice sempre che l’economia è un pilastro dell’economia regionale e l’uva da tavola è certamente tra le produzioni maggiori”, ha dichiarato Laporta, chiedendo una maggiore tutela. Non bastano le denunce o l’aumento dei controlli tra le campagne. “Va bene lo sforzo investigativo per prendere i rapinatori di portavalori, ma l’economia che ogni giorno viene colpita dai predoni delle campagne vale anche di più”, ha ribadito il presidente del Consorzio.
Una situazione che i produttori di uva da tavola non possono permettersi.
“Mi auguro che questo appello venga preso nella doverosa considerazione da chi ha gli strumenti per chiedere una maggiore tutela per chi opera nei campi – ha detto allarmato Michele Laporta – In caso contrario non ci sarà da meravigliarsi se altri ancora decideranno di abbandonare i terreni per occuparsi d’altro, con grave danno non solo per l’economia, ma anche per l’ambiente, il paesaggio e per il turismo della nostra Regione”.
Silvio Detoma
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