Imprenditrici e professioniste del settore agricolo ieri si sono date appuntamento a Rutigliano (Ba) per confrontarsi e avanzare proposte innovative legate al welfare locale.
“L’altra metà della terra”, iniziativa patrocinata dal Comune di Rutigliano e voluta da Teresa Diomede, CEO Gruppo Racemus – Agriandreas, ha l’biettivo di raccogliere, grazie ad un ciclo di incontri, spunti e proposte concrete per mettere in campo un welfare sensibile alle problematiche delle lavoratrici. Questo secondo incontro ha offerto ai presenti l’opportunità di scoprire la visione femminile di un mondo che per anni è stato quasi esclusivamente appannaggio degli uomini.
I diversi interventi coordinati da Giuseppe Rocco Poli, assessore alla cultura del Comune di Rutigliano, hanno contribuito a tessere la storia pesonale e collettiva delle professioniste presenti. Ogni donna ha raccontato un po’ di sé e allo stesso tempo è riuscita a descrivere l’evoluzione, avvenuta nel corso degli ultimi 10 anni, del panorama ortofrutticolo nazionale.
Oggi viviamo comunque in anni ricchi di fermento sotto diversi punti di vista, molte sono le donne a capo di aziende agricole.
Le stime indicano che il numero delle imprenditrici agricole in UE è pari al 30% del totale, secondo i dati diramati dalla Commissione Europea; percentuale che sale di 10 punti nel Sud Italia dove, secondo i dati Coldiretti, le imprese agricole guidate dalle donne ammontano al 40%.
Si è dimostrato estremamente interessante ascoltare le esperienze delle pioniere, che già 10-20 anni fa, per passione o per dovere, hanno cominciato a lavorare in diversi anelli dalle catena produttiva frutticola.
“Sono a capo dell’azienda già da dopo il diploma. Inizialmente i miei collaboratori davano credito solo alle parole di mio fratello”, a dirlo è stata Simona Valenzano, amministratore unico del gruppo Fra.Va.
“Durante i primi anni i produttori, che per il 99% erano uomini e vantavano decenni di esperienza alle loro spalle, non erano predisposti ad accettare i consigli di un agronomo donna. Per questo ogni volta che decidevano di seguire i miei consigli, anche solo per 5 o 6 piante, provavo soddisfazione e mi rendevo conto che quell’assenso rappresentava un piccolo passo in favore della mia credibilità ai loro occhi”, questa la testimonianza di Annamaria Fanelli, tecnico di campo per Graper srl.
Il tavolo con alcune delle relatrici
Isabella Palumbo, referente commerciale Gruppo CjO – Salvi, ha ricordato “A causa della crisi del distretto del salotto ho dovuto ricominciare da zero perché dopo 10 anni passati a lavorare in un’azienda di divani mi ritrovavo disoccupata. Sto parlando dei primi anni del 2000, in cui era necessario per le aziende adempiere a degli standard di sicurezza alimentare imposti dall’UE. Da allora le donne hanno cominciato ad essere assunte nelle aziende ortofrutticole, ma solo perché considerate brave a gestire le carte”.
Un interessante contributo video è stato inviato anche da Rossella Gigli, capo redattore della testata giornalistica Freshplaza.it.
Il minimo comune denominatore della serata è stata sicuramente la caparbietà e la naturale inclinazione delle donne al racconto, il famoso storytelling. Nei prossimi anni sarà proprio loro compito, infatti, comunicare ai consumatori la miniera di competenze che il settore primario custodisce, la storia del prodotto e il profondo legame e rispetto che unisce i produttori italiani ai frutti del loro lavoro.
Il pubblico
Nel corso della serata Alessandra Ravaioli, presidente dell’associazione “Le donne dell’Ortofrutta“, ha presentato gli obiettivi e gli intenti dell’associazione, nata da poco meno di due anni, e ha formalmente chiesto a Teresa Diomede di divenire la coordinatrice locale del gruppo pugliese dell’associazione.
Infine Valentina Piraccini, referente internazionale ente fiera MACFRUT, dopo aver parlato della sua esperienza lavorativa, ha invitato tutte e tutti a Rimini dall’8 al 10 Maggio 2019. Visto che quest’anno si terrà un convegno internazionale sull’uva da tavola (Table Grape Meeting) ed un incontro dedicato proprio alle professioniste ed alle imprenditrici del settore frutticolo nazionale ed internazionale.
Autore: Teresa Manuzzi
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