“Nei diversi areali di produzione pugliesi i vigneti presentano diverse problematiche, in particolare marciumi e muffe, la cui presenza è da attribuirsi alle precipitazioni dei giorni scorsi”.
A dichiararlo ad uvadatavola.com è il dott. Michele Melillo agronomo e consulente in viticoltura da tavola.
“Il marciume – ha continuato – é particolarmente rilevante nel barese, dove le piogge sono state più abbondanti, in particolare nei vigneti che in quel periodo erano scoperti. Il maltempo ha colto di sorpresa molti produttori che non avevano ancora coperto con i teli e questo ha comportato delle problematiche molto serie”.
“Per quanto riguarda altre malattie, c’è stato una ripresa della peronospora sulla vegetazione a seguito delle precipitazioni, mentre l’oidio è sempre un potenziale problema, quindi bisogna continuare con gli interventi di difesa. Al momento però il maciume rimane il problema principale, soprattutto in vista dei tagli tardivi: siamo a fine agosto e la campagna del taglio è ancora lunga”, ha osservato il tecnico.
In merito alla presenza di fisiopatie il tecnico ha spiegato che il disseccamento del rachide sembra essere molto diffuso e sta creando problemi su diverse varietà, soprattutto su uva Italia. “Un’altra fisiopatia che riscontriamo, sempre su uva Italia, è la presenza di macchie, imbrunimenti e retinature in particolare nel territorio barese, ma con una presenza di minore intensità negli altri areali”.
Imbrunimenti su acini di uva Italia.
“Per quanto riguarda gli insetti, si sta trattando per la cicalina e in qualche vigneto c’è qualche avvistamento di mosca della frutta ma, rispetto alle malattie, gli insetti causano problematiche di gran lunga inferiori e molto localizzate”, ha continuato.
“Il clima è stato caratterizzato da temperature con massime non molto alte e minime basse e questo ha inciso sulla maturazione e forse anche sulle fisiopatie che stanno emergendo in questo periodo. Una nota positiva è che le varietà colorate, come la Crimson seedless, stanno facendo meno fatica degli altri anni a colorare, proprio in virtù delle temperature molto basse e degli sbalzi termici“.
Melillo conclude con una piccola paronamica sull’andamento dei mercati delle uve:”per un agronomo non è mai facile parlarne, sono aspetti che non ci competono. Posso dire che ad agosto c’è stato un rallentamento delle operazioni di raccolta, legato soprattutto all’abbondante offerta di uva sui mercati, in particolare esteri. Per il resto non voglio fare previsioni”.
Autore: Teresa Manuzzi
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