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Prezzi e mercati

Shine Muscat la varietà venduta a peso d’oro

È Shine Muscat la varietà di uva venduta a peso d’oro e i cui prezzi fanno gola a tutto il mondo, raggiungendo fino a 62 euro per acquistare un grappolo.

da Silvia Seripierri 16 Novembre 2022
16 Novembre 2022
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Mentre in Italia, nei vigneti ad uva da tavola, si respira aria di crisi e sconforto negli animi dei viticoltori, in Oriente c’è una varietà di uva venduta a peso d’oro che fa registrare ottimi prezzi ai produttori. Si tratta dell’uva della varietà Shine Muscat molto apprezzata sui mercati di Hong Kong, soprattutto se di provenienza giapponese.  

Il prodotto, storicamente acquistato come presente da regalare in occasioni speciali, è sempre più attraente per il mercato e per le aziende agricole e si sta facendo largo anche nei vigneti della Corea del Sud e della Cina. Questi ultimi due Paesi, infatti, si sono attrezzati per produrre la cultivar e contano di venderla a prezzi più bassi e concorrenziali rispetto a quelli giapponesi. Per i cittadini di Hong Kong disporre di questa uva a prezzi più bassi sarebbe un enorme vantaggio, nonostante in tanti riconoscano che ci siano delle differenze, seppur minime, in termini di gusto tra il prodotto d’elite – giapponese – e quello cinese e sud coreano.

In base ai prezzi di acquisto dei grappoli di Shine Muscat, i Paesi di distribuzione si susseguono con ordine decrescente in questo modo:

  • Giappone con prezzi compresi tra HK$100 (12,25 euro a grappolo) e HK$500 (61,24 euro a grappolo);
  • Corea con prezzi massimi di HK$300 (36,74 euro a grappolo);
  • Cina con prezzi compresi tra HK$50 (6,13 euro a grappolo) e HK$100 (12,25 euro a grappolo).

Secondo i dati di Euromonitor, riportati dalla Korea Agro-Fisheries & Food Trade Corporation (aT), il consumo di Shine Muscat a Hong Kong è aumentato nel 2022 come anche le importazioni di uva da Corea del Sud e Cina. Quest’ultima, non autorizzata a vendere Shine Muscat oltremare, può esportare a Hong Kong perché si tratta di un mercato riconosciuto come domestico. A confermarlo Kim Suk-ju, amministratore delegato di aT, che ha affermato come il consumo di uva Shine Muscat a Hong Kong sia “cresciuto negli ultimi anni”.

Quali caratteristiche contraddistinguono la varietà?

Shine Muscat è una varietà a maturazione precoce, realizzata dall’incrocio di Akitsu-21 x Hakunan nella Prefettura di Hiroshima, dove matura a metà agosto. I grappoli hanno forma cilindrica e pesano circa 400-500 grammi. Gli acini, invece, di colore verde-giallastro quando maturi, sono corti e ovali, ma possono raggiungere 11-12 grammi di peso, con un contenuto zuccherino di 20 °Brix e un basso contenuto di acidi. 

Dal punto di vista climatico, la varietà è parzialmente resistente al freddo e conserva la sua colorazione tipica anche quando l’andamento climatico estivo è molto caldo. Nelle zone più fredde, invece, l’uva di questa varietà è coltivata in serra, consentendo anche i primi raccolti a maggio. A queste caratteristiche si aggiunge la buona predisposizione a resistere in post raccolta. Grazie alla conservazione in celle frigorifere, infatti, è possibile spedire fino a metà gennaio le uve raccolte ad agosto.  

Tra le operazioni colturali necessarie per produrre grappoli eccellenti rientra il diradamento con forbici, che influisce per il 40% al processo di crescita dell’uva. 

Diradamento del grappolo come chiave della qualità

Ogni 100 acini, infatti, si rimuove un terzo del totale per far sì che gli altri crescano grandi e con una bella forma. Per poter effettuare o meno l’operazione però, occorre eseguire un’analisi prima dello sviluppo delle bacche e verificare la disponibilità di manodopera specializzata. Il diradamento può anche essere chimico. Per questi metodi di diradamento sono stati brevettati dei protocolli, la cui utilità è legata alla capacità di rendere più sottile e commestibile la buccia che solitamente i giapponesi rimuovono.  

shine muscat

Si tratta di uva venduta a peso d’oro, ma come è possibile?

L’enfasi che aleggia intorno a questo prodotto non dipende solo dal gusto, ma anche dalla cultura giapponese che riconosce il valore di un prodotto esteticamente bello oltre che salutare. Questo spirito e il know-how tecnico innalzano Shine Muscat a un livello di “uva nobile”. 

Con l’avvento delle produzioni  di Corea del Sud e Cina, si stanno delineando due canali commerciali differenti, ma entrambi di grande valore. Kenneth Lee, CEO dell’importatore di alimenti freschi Top Weal, che acquista uve Shine Muscat dai tre Paesi (Giappone, Corea del Sud e Cina) ha affermato che le uve Shine Muscat coreane e giapponesi sono simili tra loro e più dolci di quelle cinesi. Per consistenza e croccantezza quelle premium giapponesi sono le migliori. L’uva coreana è compresa tra premium e normale per consistenza. Quella cinese, invece, presenta  buccia più spessa e meno aroma, acidità e dolcezza.

É così che mentre la Cina sta espandendo la sua quota di mercato seguendo una linea commerciale più economica, il Giappone sta mantenendo e fortificando i canali di distribuzione su cui la sua presenza è già consolidata. Gli esportatori coreani, invece, si rivolgono alla fascia medio-alta del mercato. Si tratta di un modello che sembra funzionare per il Giappone sia perché il popolo giapponese associa un valore ben più profondo ed emotivo a questa uva, sia perché il Giappone sta riuscendo a tenere testa alle due nuove concorrenti rafforzando i canali commerciali già esistenti. Analogie possono quindi trovarsi con il mercato dell’uva da tavola italiano che deve essere bravo ad associare valori ben più profondi al suo prodotto e a rafforzare i canali su cui è già consolidato. Nonostante ciò, l’apertura a nuovi mercati resta una strategia valida che consente di diversificare i canali di distribuzione commerciale. 

 

Silvia Seripierri

©uvadatavola.com

 
 
analogiecinacorea del sudShine Muscatvarietà giapponese

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