Nonostante il parere favorevole del Comitato Fitosanitario europeo di fine novembre, la commercializzazione delle barbatelle di vite salentine è ancora al palo.
Il Comitato, infatti, aveva permesso senza restrizioni la movimentazione del materiale vivaistico proveniente dal Salento, autorizzando l’uso di uno specifico trattamento a caldo prima della vendita.
Purtroppo non è stato ancora completato l’iter che permetterebbe alle imprese che, anticipando ben 200mila euro, hanno acquistato i quattro macchinari utili al trattamento delle barbatelle con acqua calda.
“Dobbiamo capitalizzare il primo e forse unico atto concreto positivo fino a questo momento dopo quasi 3 anni di emergenza” ha sottolineato il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, a margine della riunione tecnica per la redazione del protocollo di utilizzo. L’Unione Europea ha infatti reso obbligatorio il trattamento in questione per la vite dei vivai salentini, trasformandola in una condizione fondamentale per poterla movimentare.
“Noi vivaisti siamo degli esecutori – rileva il presidente del consorzio vivaisti viticoli pugliesi, Ferdinando Miggiano – e dobbiamo attenerci scrupolosamente alle prescrizioni ministeriali. Per questo è necessaria la definizione di punti nevralgici del protocollo, quali per esempio la individuazione dei controllori e le pratiche per i sigilli. Ci auguriamo che entro la fine della settimana le procedure siano licenziate e ufficializzate. Ogni giorno di fermo ci costa un enormità in termini economici e di immagine”.
Desta molta preoccupazione la situazione dei vivaisti salentini e di un comparto che fattura 20milioni di euro l’anno, con una produzione di 12 milioni di piante e 70mila giornate lavorative garantite all’indotto, bloccato per la malattia e per l’embargo di Paesi come Francia, Marocco, Algeria. Resta ancora da definire il quadro delle piante ornamentali, ricorda Coldiretti, che in Puglia ha raggiunto i 185 milioni di euro di valore, con un incidenza dell’11,4 percento del valore della produzione regionale su quella nazionale.
Fonte: ilpaesenuovo.it