L’agronomo Gianni Demarinis spiega le falle delle agevolazioni agricole: dalla benzina all’energia elettrica gli aiuti rischiano di essere inefficaci se non dovessero abbracciare un periodo di tempo più lungo e includere tutte le aziende.
Lo Studio Tecnico Agronomico Demarinis&Iacovelli è specializzato in Consulenza tecnica e fiscale in agricoltura (agevolazioni), assistenza agricola, gestione dei problemi nei settori della tutela, della pianificazione e della valorizzazione del territorio. Ho quindi pensato che l’agronomo Gianni Demarinis, uno dei due fondatori dello studio, fosse la persona più indicata per fare chiarezza circa alcune questioni che voi lettori avete giustamente sollevato circa il carburante agricolo. Mi riferisco, in particolare alla misura attivata dal Governo che consente la compensazione del 20% della spesa del carburante agricolo acquistato nel primo trimestre del 2022.
Gianni, secondo te questa misura risulta efficace? Alcuni produttori ci hanno infatti riferito che durante il primo trimestre, non solo utilizzano pochissimo le macchine agricole – molte piante sono ancora in fase di dormienza – , ma non hanno ancora il libretto UMA.
Le lamentele sono molto fondate. Infatti, la pratica per ottenere il libretto UMA viene elaborata dal Centro Assistenza Agricola a inizio anno. La documentazione passa poi al Comune di riferimento, che protocolla e distribuisce i libretti. Di fatto i produttori ottengono il libretto nei mesi di febbraio, marzo e aprile. Pertanto una misura che rimborsi il primo trimestre dell’anno è una misura inefficace. I produttori – difatti – hanno la possibilità di acquistare gasolio agricolo soltanto a partire da marzo-aprile. Questo provvedimento, purtroppo, sembra sbeffeggiare i produttori agricoli più che sostenerli.
Ritieni che questa misura potrà essere riproposta per i trimestri successivi al primo?
Me lo auguro, la compensazione sarebbe davvero efficace se fosse prolungata di altri tre mesi. A mio avviso sarebbe cosa buona e giusta far sì che copra l’intera annualità. Infatti, visti i prezzi dei carburanti in continua ascesa, l’efficacia del provvedimento si compirebbe davvero solo prorogando i tempi. Certo, talvolta magari i toni dei commenti sui social sono molto alti, ma bisogna riconoscere che gli agricoltori hanno ragione. Da parte mia nutro molte speranze sulla proroga della misura anche per il secondo trimestre, ovvero quello che va da aprile a giugno 2022. Ovviamente se la misura arrivasse a coprire totalmente l’annualità sarebbe ancora meglio.
Di cosa hanno bisogno, adesso, i produttori agricoli?
A mio avviso per sostenere davvero il comparto primario sarebbe opportuno attivare tutta una serie di misure atte ad ammortizzare i costi di produzione. Per esempio molto importante sarebbe attivare il credito d’imposta anche per l’energia elettrica, fondamentale per attivare i pozzi artesiani. La misura approvata, però, ad oggi ancora una volta si rivolge solo al primo trimestre dell’anno e non riguarda tutte le aziende. Esiste nel provvedimento, difatti, un discrimine basato sui kilowatt consumati. Spero che ci si renda conto dei bisogni reali dei piccoli e medi produttori. Sono loro che producono la maggior parte del cibo che mangiamo.
Per comprendere meglio la misura cerco il provvedimento sul sito dell’Agenzia delle Entrate. In effetti il credito d’imposta del 12% sull’energia elettrica è riservato alle imprese dotate di contatori di potenza di almeno 16,5 kW.
Riporto di seguito il provvedimento.
“Il decreto legge introduce un contributo, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica. In particolare, per le imprese dotate di contatori di potenza disponibile di almeno 16,5 kW, viene riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 12% delle spese sostenute per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel corso del secondo semestre del 2022.
Come usufruire del bonus corrente elettrica e come calcolarlo?
Il bonus è concesso a fronte della dimostrazione di spesa tramite le fatture di acquisto e calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.
Come spendere il credito d’imposta?
Il credito d’imposta può essere speso esclusivamente in compensazione (articolo 17 Dlgs n. 241/1997), entro il 31 dicembre 2022, non concorre alla formazione del reddito d’impresa né della base imponibile dell’Irap e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi) . Non si applicano i limiti di cui all’articolo 1 , comma 53, della legge n. 244/2007 e di cui all’articolo 34 della legge n. 388/2000.
Credito d’imposta: è cumulabile con altre agevolazioni?
Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni che concernano gli stessi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’Irap, non porti al superamento del costo sostenuto.
Il Credito è cedibile?
Il credito d’imposta è cedibile, solo per intero, dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione, salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo”.
Un’altra misura utile a tutti è stata dunque sfruttata male, scegliendo di differenziare tra le aziende e circoscrivendo – nuovamente – l’attuazione del provvedimento ad un periodo dell’anno in cui le operazioni colturali sono ridotte al minimo, talvolta addirittura inesistenti.
Questo articolo vorrei concluderlo con le parole dell’agronomo Gianni Demarinis che, amareggiato, mi saluta così: “I produttori agricoli stanno vivendo un momento di profonda crisi. Difatti se da un lato sono cresciute a dismisura le spese per la produzione, dall’altro i prezzi a cui loro vendono i prodotti sono ancorati a quelli degli anni passati. Quanto accaduto con la campagna delle ciliegie ne è la triste testimonianza.”
Autrice: Teresa Manuzzi
©uvadatavola.com