Dopo 8 tappe, migliaia di chilometri percorsi ed ettari osservati, centinaia sguardi condivisi, anche il viaggio 2024 nell’innovazione in agricoltura targato Fruit Communication e Doctor Farmer è volto al termine. Tutto ha preso il via dalla Sicilia, con una prima giornata tecnica dedicata all’uva da tavola, per poi passare a uva da vino, kiwi e pomodoro. Tappa dopo tappa con l’obiettivo sempre fisso: condividere le informazioni, scambiare esperienze e accorgimenti, abbattere i muri spesso insiti nei diversi comparti. Specialmente quando si parla di quello dell’uva da tavola, ieri nuovamente protagonista con la Grape Exhibition – Arra Edition.
A fare da sfondo alla giornata, i vigneti della San Luca Società Semplice, che – sposando intenti e obiettivi della Grape Exhibition – ha così aperto le sue porte, ospitando partecipanti, curiosi ed esperti.
Tra questi, a prendere la parola è stato Marco Tempesta del servizio tecnico di AVI che, insieme a Maurizio Simone, direttore tecnico del progetto, ha mostrato caratteristiche e punti di forza della varietà ARRA Yum!bo™, nota con il nome commerciale di Arra 34. Elevate fertilità, pezzature e vigoria: questi alcuni dei pregi evidenziati. Ma non solo: come sottolineato dall’esperto, ARRA Yum!bo™ si distingue anche per la buona shelf-life e la produttività. Se ben gestita, infatti, può arrivare a produrre fino a 35 tonnellate per ettaro. “Questa varietà, insieme alle altre del gruppo Arra, va a costituire un ricco paniere in grado di coprire l’intero calendario di produzione (da maggio a ottobre)” – ha chiarito Tempesta. “Il programma delle uve a bacca bianca “As Early as Arra” parte con la varietà precoce ARRA Honey Pop™, cui fanno seguito le due varietà di punta ARRA Sugar DropTM (ARRA 30), che è poi la più coltivata, e ARRA Yum!bo™, fino ad arrivare alla medio-tardiva ARRA Sunny Pop™. Per quanto riguarda le rosse, invece, abbiamo il programma Red Factor. Un programma amipissimo che parte con la super precoce ARRA Fire Kiss™, seguono ARRA Passion Star™, ARRA Fire Crunch™, ARRA Passion Glow™ fino a chiudere con la medio-tardiva ARRA Cherry Crush™”.
A questo punto si è inserito un primo blocco di interventi a cura dei referenti delle aziende partner della Grape Exhibition – Arra Edition.
Nell’ordine hanno preso la parola:
- Maurizio Simone per Abomin;
- Luigi Evangelista per Gowan con “Prodotti innovativi per una difesa sostenibile”;
- Mattia Miraglia per Basf con “Le soluzioni BASF per la difesa dell’uva da tavola”.
La parola è quindi tornata a Marco Tempesta che questa volta ha posto l’accento sulla varietà ARRA Honey Pop™, presente in azienda ma in misura contenuta, essendo ormai stata tagliata. Come mostrato, si tratta di una varietà a bacca bianca super precoce, molto vigorosa, che alle spiccate qualità organolettiche unisce durata e capacità di conservazione.
Tra domande e curiosità, la giornata è poi proseguita con un secondo momento dedicato alle relazioni delle aziende partner dell’evento. Hanno relazionato:
- Nicola Di Corrado per Suterra con “BioMagnet Amber: sistema attract & kill per il controllo di Ceratitis Capitata. Subvert: tecnologia esclusiva a feromone liquido microincapsulato per il controllo di Lobesia Botrana”;.
- Simona Alfonso per Alfonso Lorenzo con “Una migliore tecnologia strutturale per vigneti a tendone”;
- Nicolas Valenzano per Maggio srl che, dopo aver presentato i nebulizzatori BW BV & BW BVE, ha mostrato al pubblico dell’Exhibition prove dimostrative in campo.
Si è così conclusa anche l’ultima Exhibition dell’anno. Il viaggio – partito con l’uva da tavola – si è rivelato ricco e intenso, sempre affrontato all’insegna dell’innovazione, dell’approfondimento e soprattutto della crescita. Perché, pur cambiando itinerario o colture, la missione è sempre la stessa: favorire l’aggregazione, condividere accorgimenti ed errori, esperienze e novità. Il tutto nella cornice offerta delle aziende più virtuose del territorio, dove – tra una stretta di mano, curiosità e tanti sorrisi – anche quest’anno ogni Exhibition ha potuto far sventolare le sue bandiere e dare spazio a ogni colore di quel variopinto arazzo che è l’agricoltura.
Ilaria De Marinis
©uvadatavola.com