Sempre più produttori notano in questo periodo il fenomeno della colatura fiorale, detta anche shedding. L’agronomo Maurizio Simone di Doctor Farmer Srl – società di consulenza, innovazione e ricerca in agricoltura – ne approfondisce le cause.
L’introduzione di nuove varietà nei nostri areali pone a tecnici e produttori nuovi problemi da affrontare. Il fenomeno della colatura lo osserviamo maggiormente sulle cultivar senza semi ed è opposto rispetto al problema dell’acinellatura, perché ci impone di intervenire per arginare l’eccessivo sgrappolamento.
Il fenomeno può manifestarsi in due fasi ben distinte:
- in prefioritura, con la caduta di numerosissimi fiori, oppure
- durante l’allegagione, con la caduta dei piccoli acini.
Inoltre non è raro trovarsi di fronte allo spedicellamento, ovvero la caduta degli acini in fase di raccolta e postraccolta. Problema, quest’ultimo, che comporta un deprezzamento del prodotto oltre all’impossibilità della lavorazione o della conservazione.
In foto: l’agronomo Maurizio Simone
Le cause del problema sono legate principalmente squilibri di tipo fisiologico o climatico.
La colatura fiorale
Come anticipato possiamo riscontrare la colatura fiorale in pre-fioritura e a fine-fioritura/inizio allegagione. Le cause del problema sono legate principalmente squilibri di tipo fisiologico o climatico.
Per squilibri fisiologici si intende l’eccesso di vigore, si nota, infatti, che per alcune varietà molto vigorose, come Regal o Arra15, l’eccesso di vigore si manifesta principalmente sui tralci che si sviluppano dalle gemme più distali dei capi a frutto.
Il vigore è così forte che favorisce la formazione di grappoli che appaiono perfetti e di dimensioni ragguardevoli, ma solo fino alla fase di prefioritura. Si tratta di grappoli che addirittura spiccano sugli altri ma, durante la fioritura perdono totalmente i fiori. Il che comporta successivamente il disseccamento del grappolo, la cui causa primaria non dovrebbe essere la botrite, ma in alcune circostanze che comrpomettono il ricircolo dell’aria in vigneto la muffa grigia potrebbe avere il suo peso.
Le cause possono essere anche di tipo nutrizionale
Un altro aspetto che può influire è un eventuale squilibrio nutrizionale della pianta, a causa della carenza di micro o nano elementi; la pianta potrebbe manifestare una ridotta forza del pedicello che sostiene il fiore e che si dimostra più sensibile agli sbalzi termici/climatici.
Squilibri idrici e sbalzi termici
La colatura, infine, potrebbe essere influenzata da squilibri idrici o sbalzi termici. Una carenza idrica, ad esempio, può far sì che la pianta perda più fiori, mentre uno sbalzo termico – con improvviso innalzamento della colonnina di mercurio – favorisce una rapida disidratazione del grappolo. Esso, essendo la parte terminale della pianta, manifesta il proprio disagio con la perdita dell’intero grappolo.
Autore: Maurizio Simone – Doctor Farmer Srl