Potatura invernale: la parola all’agronomo

Ultimo appuntamento del 2023 per “In campo con l’agronomo”. Per l’occasione, ci siamo recati in agro di Adelfia (BA) in compagnia dell’agronomo Sabino Ardito.

da uvadatavoladmin
potatura invernale uva da tavola

Ultimo appuntamento del 2023 per “In campo con l’agronomo”. Per l’occasione, ci siamo recati in agro di Adelfia (BA) in compagnia dell’agronomo Sabino Ardito del gruppo di consulenza agronomica Agriproject Group. A fare da sfondo a quest’ultimo video, i vigneti dell’azienda agricola Fra.Va. di Vito Valenzano con cui abbiamo raccontato un po’ caratteristiche e particolarità di questi impianti. Focus di questo approfondimento è stata la potatura invernale della vite e, nello specifico, la tecnica del cordone speronato.

A ridosso dell’inverno, effettuare una corretta potatura della vite è di fondamentale importanza. Questa operazione, infatti, consente di ottenere molteplici vantaggi: migliora la qualità delle uve, limita la produzione rendendola regolare e costante, favorisce una rapida messa a frutto, aumenta le dimensioni dei grappoli e riduce la necessità del diradamento per il controllo della produzione. 

Ma quali sono i fattori da considerare quando si effettua la potatura invernale?

Come spiegato dall’agronomo, gli aspetti da tenere in conto sono molteplici. Dalla varietà di uva da tavola impiantata che, a seconda della fertilità, richiede una potatura differente, alla forma di allevamento, e dunque la distribuzione delle gemme nello spazio. Inoltre, è bene valutare la distanza interfilare, la forma a tendone e il fenomeno dell’acrotonia, che consiste nello sviluppo maggiore dei germogli inseriti sulla cima del tralcio rispetto a quelli mediani e basali. Un ruolo decisivo è svolto poi dalla potatura estiva, in quanto con le operazioni effettuate al verde si selezionano già i germogli utili per la produzione della stagione successiva e si va a delineare il tralcio rinnovato.

Accanto ai fattori da considerare, non mancano poi alcuni parametri cui prestare attenzione se si vuole evitare di incorrere in errori.

Tra questi, un buon accorgimento da adottare è quello di operare nella giusta epoca di potatura, dunque non troppo in anticipo perché si rischierebbe di impedire alla pianta di fotosintetizzare composti utili per la stagione. Inoltre, occorre disporre di una buona luminosità nell’impianto durante tutto l’anno e garantire il legno di rispetto. Al netto di tutto questo, però, si conferma di primaria importanza conoscere la fertilità della varietà e in funzione di questa definire il numero ottimale di gemme per ettaro. 

Mutuata dalla viticoltura da vino, la tecnica di potatura a cordone speronato consiste nel costituire un cordone perennante che non viene rinnovato annualmente sul quale insistono speroni sui quali viene effettuata la potatura annuale. Anche in questo caso, i vantaggi sono molteplici e consentono di semplificare le operazioni in campo, ottenere una maggiore uniformità e compattezza dei grappoli. D’altra parte, la potatura a cordone speronato rappresenta ancora una novità nell’ambito della viticoltura da tavola. Per questo, è fondamentale approfondire ulteriormente le caratteristiche principali e adottare specifici accorgimenti.

Quali? Guarda il video integrale di “In campo con l’agronomo”.

E se te li sei persi, recupera tutte le interviste della stagione 2023. Una stagione che, ponendo l’accento sulle tematiche più disparate e dando la parola ai principali esperti del comparto, volge dunque al termine. Ma con dicembre ormai arrivato, non resta che pazientare solo un po’: i video di “In campo con l’agronomo” tornano presto. 

 

Ilaria De Marinis
©uvadatavola.com

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