Stagione 2022: gli aspetti agronomici

Grazie all'intervista all'agronomo Vito Renna, qui una descrizione sulla stagione 2022 delle uve medio tardive degli areali pugliesi di Sud-Est barese e BAT.

da Silvia Seripierri

Nell’ultimo numero del bimestrale, con l’obiettivo di comprendere meglio la stagione 2022 dell’uva da tavola, vista da tre diversi punti di vista – tecnico, commerciale e produttivo – si collocano le tre interviste a tre diversi operatori del settore.

Tra questi l’agronomo Vito Renna del Sud-Est barese che ha fornito un approfondimento sugli aspetti tecnico agronomici della stagione 2022 in Puglia.

Vito Renna è un libero professionista che presta la sua consulenza alle aziende agricole produttrici di uva da tavola situate in Puglia; più precisamente negli areali del Sud-Est barese e della BAT, in agro di Bisceglie e Trani. Altro elemento di interesse è la collaborazione di Renna con l’OP Apoc Salerno.

Vito, diamo uno sguardo d’insieme al meteo che ha caratterizzato la stagione 2022 per le cultivar medio tardive.

Questo è stato un anno particolarmente siccitoso. Durante le fasi di fioritura e accrescimento del frutto, negli areali che seguo, si sono registrate temperature alte e clima prevalentemente secco. Ciò ha costretto le aziende a intervenire più spesso del solito con le irrigazioni, andando incontro a un dispendio energetico maggiore rispetto a quello degli altri anni. D’altro canto, però, il clima secco ci ha permesso di condurre più agevolmente la gestione delle malattie fungine. 

A proposito di malattie crittogamiche, come definiresti la loro pressione?

Le malattie fungine non hanno dato problemi quest’anno, eccezion fatta per un piccolo accenno di peronospora sulle foglie, nel mese di settembre. Ma ciò non ha provocato particolari problemi in campo. In questi giorni (14 ottobre 2022, N.d.R.) l’andamento meteorologico nel barese è particolarmente umido. Prevedo, quindi, una possibile insorgenza di muffa grigia nel corso delle prossime settimane, se non dovessero cominciare a spirare venti da Nord: gli unici in grado di spazzare via la “cappa di aria umida”.

Spostiamo l’attenzione sugli insetti

Facendo un breve “appello” potremmo citare: la cocciniglia, di cui ho registrato solo pochissimi focolai. In queste settimane si nota una modesta presenza di mosca della frutta in vigneto. L’insetto è osservabile prevalentemente sulle piante poste sul perimetro dei campi. A ogni modo si tratta di presenze di lieve entità. La tignoletta, invece, è quasi completamente assente. Per completare, allargando più in generale lo sguardo ai fitofagi, aggiungo che all’interno delle aziende che seguo la pressione di tripide e ragnetto rosso è stata nella norma e non ha destato particolari preoccupazioni. 

stagione 2022

Hai notato la comparsa di particolari fitopatie?

A cavallo tra la fine del mese di agosto e le prime settimane di settembre è stato possibile osservare alcuni casi di disseccamento del rachide. Inoltre, durante la fase della fioritura, le temperature più alte della media hanno provocato un’eccessiva colatura fiorale su alcune varietà senza semi – come Autumncrisp®️. Al contrario le varietà con seme, come Italia e Vittoria, hanno mostrato un eccesso di acinellatura. Attualmente, inoltre, non è raro notare –  in particolare sulle cv con seme –  un rammollimento delle bacche. Gli acini stanno perdendo turgore e diventando più molli, probabilmente a causa di due fattori: l’interruzione delle irrigazioni e al tempo stesso registrare temperature più alte della media.

Complessivamente qual è il tuo giudizio sulla stagione delle uve medio tardive; stagione che, purtroppo, è ancora in pieno svolgimento dal punto di vista commerciale?

Posso affermare tranquillamente che – dal punto di vista strettamente agronomico – quella del 2022 è stata finora una stagione favorevole per le cultivar medio tardive. Le produzioni sono state di qualità e la campagna agronomica è stata caratterizzata da un clima prevalentemente caldo e asciutto. Purtroppo in qualche areale pugliese non sono mancati fenomeni atmosferici avversi, come grandine e venti particolarmente forti sfociati talvolta in vere e proprie trombe d’aria. Episodi che purtroppo, di anno in anno, sono sempre meno rari e che ci inducono a immaginare una tropicalizzazione della nostra fascia climatica temperata.

 

Autrice: Teresa Manuzzi

©uvadatavola.com

Articolo pubblicato sul n°5 – 2022 del bimestrale “Uva da Tavola – magazine”

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