La stagione uva 2023 è finita ormai da un po’. Come raccontato da agronomi, tecnici e produttori, nel complesso il bilancio non può dirsi negativo. Volendo tuttavia individuare una problematica cardine della stagione senza dubbio sarebbe la peronospora che – specialmente nel caso delle varietà precoci – ha messo in difficoltà non pochi viticoltori.
A tal proposito è intervenuto Massimiliano Del Core, Presidente di Confagricoltura Bari-Bat, che tirando le somme della stagione uva 2023, ha posto l’accento sulla questione, chiedendo un ulteriore intervento a sostegno dei produttori.
“Ottima la qualità, ma purtroppo la redditività per gli agricoltori è stata pesantemente segnata dalla peronospora, che ha abbassato le rese produttive per oltre il 50%” – ha infatti dichiarato.
“Ne è derivato che Confagricoltura ha subito richiesto di attivare la procedura per le calamità naturali. La procedura è stata accolta e i tecnici hanno tirato fuori una declaratoria, individuando le zone colpite che potranno rientrare eventualmente in un indennizzo. Ma alcune zone importanti del nostro territorio, fortemente colpite dalle piogge e dalla peronospora, a causa dei meccanismi distorti del Decreto Legislativo 102, non sono rientrate in questo indennizzo”.
“Per questo, Confagricoltura si è mossa a livello nazionale affinché venisse determinato un Decreto ad hoc dal Ministero, il quale ha provveduto con il Decreto Peronospora, che però ha una dotazione finanziaria irrisoria non adeguata (circa 6 milioni di euro per tutto il settore vitivinicolo in Italia) a coprire i danni subiti dai viticoltori della nostra provincia a vocazione fortemente vitivinicola” – scrive Confagricoltura in una nota pubblicata su Facebook.
Confagricoltura sta ora insistendo affinché possa essere rimpinguata la dotazione prevista dal Decreto Peronospora e il danno subito dai viticoltori della provincia di Bari e Bat possa essere in qualche misura essere indennizzato nella misura corretta.
Ilaria De Marinis
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