Uva cilena: le nuove varietà favoriscono l’export

Nella stagione 2023-24 si prevede un aumento del 5% delle esportazioni di uva cilena grazie alle nuove varietà che interesseranno il 63% delle esportazioni totali

da uvadatavoladmin
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Con la raccolta delle prime varietà di uva cilena nell’areale di Copiapò è stata inaugurata ufficialmente la campagna dell’uva da tavola in Cile. Per l’occasione, il Comitato dell’Associazione degli esportatori di frutta fresca del Paese, conosciuta più comunemente con l’acronimo ASOEX, ha fornito la prima stima delle esportazioni di uva da tavola per la stagione 2023-2024. Si tratta di una proiezione basata sulle informazioni fornite dalle aziende membri del Comitato, che rappresentano tuttavia l’82% delle esportazioni totali di uva da tavola. Come precisato, tali esportazioni raggiungeranno 63 milioni di casse (equivalenti a 8,2 kg), riflettendo una crescita del 5,4% rispetto all’anno precedente.

A questo proposito, Ivan Marambio, presidente di ASOEX, ha sottolineato che “la crescita dell’export di uva cilena è principalmente il prodotto di un aumento della produzione di nuove varietà”.

Stando a quanto riportato, infatti, queste “rappresenteranno il 63% del totale delle esportazioni di uva da tavola del Paese in questo periodo della stagione, per un totale di quasi 40 milioni di casse (equivalenti a 8,2 kg)”. Un aumento che – come chiarito – si pone in linea con l’impegno e la strategia che il Comitato ha fissato, mirando a raggiungere il 70% di nuove varietà nelle spedizioni totali di uva da tavola entro i prossimi due anni. Questa prima stima riflette inoltre gli sforzi compiuti da produttori ed esportatori cileni per avere un’offerta varietale maggiormente attrattiva per i mercati di destinazione e i consumatori.
Per quanto riguarda le varietà tradizionali, inclusa la Red Globe, invece, si prevede che possano raggiungere circa 23,5 milioni di casse.
In termini di  spedizioni previste, secondo il presidente di ASOEX “il 56,1% sarà destinato agli Stati Uniti, seguiti dall’Asia con il 19%, dall’Europa con il 16% e da altri Paesi con il 9,1%”. Gli Stati Uniti, dunque, continuano a rappresentare la principale destinazione delle uve da tavola di origine cilena.

uva cilena

Varietà e colore

In relazione a colore e varietà delle uve da tavola cilene destinate all’export, il coordinatore del Comitato, Ignacio Caballero, ha osservato come “le varietà che crescono di più sono quelle a bacca bianca, con un aumento del 16% rispetto al stagione precedente”. A tal proposito significativi appaiono i valori relativi alla crescita delle varietà Sweet Globe, Autumn Crisp e Arra 15. Sempre secondo il coordinatore del Comitato, le esportazioni di varietà di uva bianca potrebbero ammontare a circa 22,9 milioni di casse, di cui il 74,4% composto da nuove varietà. Non è da meno la percentuale relativa alle esportazioni di varietà rosse che infatti potrebbero superare i 24,9 milioni di casse, con il 74,1% rappresentato dalle nuove varietà, tra cui Timco, Allison e Sweet Celebration.
Nel caso dell’uva nera, infine, ammonteranno a circa 6 milioni di casse le esportazioni, con il 76,5% occupato dalle nuove varietà come Sale Seedless, Sweet Favors e Sweet Sapphire.

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Le tendenze registrate in Cile, per quanto dislocate nel tempo e rappresentative di un’altra realtà produttiva, lasciano comunque intendere quello che è il nuovo andamento commerciale. Le nuove varietà, sempre più richieste, si fanno largo tra i consumatori, soppiantando progressivamente quelle tradizionali. E questo è tanto vero per il Cile, quanto per il nostro Paese che, tuttavia, guardando al di là dell’Equatore potrebbe trovare spunti interessanti per un rinnovamento del comparto e della sua gestione.

 

Donato Liberto
©uvadatavola.com

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