Cile: le nuove varietà dominano il comparto

Nonostante i volumi di uva cilena esportata siano in calo per ragioni climatiche, le stime ASOEX sono positive soprattutto per le varietà di nuova generazione.

da Silvia Seripierri

In questo periodo dell’anno può capitare di trovare sui mercati le prime uve provenienti da Paesi come Cile, Sudafrica e India. Conoscere le performance di queste uve e di determinate varietà sui mercati può essere utile per farsi un’idea di come il mercato dell’uva da tavola italiano, e quindi europeo, si svolgerà e quali saranno le preferenze dei consumatori.

A riguardo, le più recenti stime dell’Associazione degli esportatori di frutta del Cile (ASOEX) parlano chiaro: per ragioni climatiche, che incidono sulla qualità del prodotto, è previsto un calo delle esportazioni pari al 13,2% rispetto ai volumi della scorsa stagione e del 4% rispetto alle stime fatte circa un mese prima.

In controtendenza a questi dati e a mantenere alta l’attenzione, soprattutto in termini di volumi, saranno però le varietà di uva di recente costituzione.

Si prevede che le esportazioni raggiungeranno valori pari a 64.518.065 box. Di questi volumi, come hanno riconfermato le più recenti stime di ASOEX, le uve delle varietà di nuova costituzione domineranno le produzioni e i mercati con una percentuale pari al 54% del totale. Secondo questo dato, per quanto riguarda l’uva da tavola si prevede che in Cile si raggiungeranno circa:

  • 34.788.400 box di uva delle nuove varietà;
  • 18.591.491 box di uva delle varietà tradizionali;
  • 11.138.173 box di uva Red Globe.

Tra le nuove varietà di uva da tavola che domineranno il comparto rientrano quelle a bacca rossa come le cultivar Timco™, Allison™, Sweet Celebration™, Scarlotta Seedless®, ARRA 29, Jack Salute™, Candy Hearts™ e Ralli Seedless. Tra le varietà a bacca bianca, invece, rientrano le cultivar ARRA 15, Timpson, Sweet Globe, Autumncrisp®, Blanc Seedless® e Cotton Candy; e tra quelle a bacca nera le cultivar Sweet Flavours™, Sable Seedless®, Sweet Sapphire, Maylen® e Midnight Beauty®.

varietà

 

Quali dati sulle esportazioni si hanno al momento?

Sempre stando all’ultima stima di ASOEX, le esportazioni di uva dal Cile nell’ultima settimana di febbraio hanno superato del 17% le esportazioni effettuate nello stesso periodo nel 2022 – calo, tuttavia, correlato ai ritardi che si sono registrati la scorsa stagione. Tra i Paesi destinatari dell’uva da tavola cilena, il Nord America ha importato il 73% delle spedizioni totali, seguito dalla Cina e dall’Europa con il 6%. Altri mercati asiatici hanno importato il 7% del volume totale, mentre l’America Latina il 5%.

Sebbene il comparto si aspetti risultati più che soddisfacenti, in definitiva gli sforzi produrranno i loro frutti tra 3-4 anni, quando tutti i nuovi impianti di varietà di recente costituzione entreranno in produzione. In sintesi, come aveva già sottolineato il coordinatore del comitato dell’uva da tavola di ASOEX Ignacio Caballero, ciò che deve emergere dalle stime è l’attenzione sulle varietà di recente costituzione, che stanno sempre più dominando il mercato.

“Nella stagione 2012/2013 – ha sottolineato Caballero – il Cile ha esportato più di 27 milioni di uva della varietà Red Globe e l’uva da tavola di varietà tradizionali ha raggiunto le 75.645.590 box. In quello stesso periodo le varietà di nuova generazione contavano solamente 1.758.700 box”. Ad oggi la situazione è ribaltata e tutto questo mostra un profondo cambiamento nella direzione intrapresa dal comparto.

 

Silvia Seripierri

©uvadatavola.com

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