Stress idrico controllato in biologico: i risultati su Red Globe

da Redazione uvadatavola.com

Ricercatori afferenti a diversi enti di ricerca hanno osservato gli effetti della “restrizione idrica nella coltivazione biologica della cultivar di uva da tavola Red Globe.

Lo studio, apparso anche sulla “Rivista di Frutticoltura” porta la firma di: Sadeq Hanoon BayeSh Al-Fadheel (dell’ Università degli Studi di Napoli Parthenope), Vincenzo Verrastro  (CIHEAM IAMB – Mediterranean Agronomic Institute of Bari), Giovanni Gentilesco, Domenico di Gennaro, Antonio Maria Amendolagine e Luigi Tarricone (CREA – VE sede di Turi – Ba).

Dopo aver presentato i protagonisti, passiamo ora alla ricerca. La viticoltura da tavola, si sa, viene effettuata fa molto ricorso all’irrigazione. Questo anche perché la coltura viene condotta per lo più nelle regioni italiane meridionali a clima caldo-arido (clima che dovrebbe contribuire a ridurre i patogeni), caratterizzate da scarse precipitazioni nel periodo estivo e forte domanda evaporativa ambientale.

 

Tuttavia, negli ultimi anni, la necessità di ridurre il consumo di acqua in agricoltura è aumentata notevolmente a causa di un aumento dei costi di esercizio dell’acqua irrigua e per la crescente domanda di acqua da parte del settore civile e industriale. Risulta pertanto necessario definire nuove linee guida per il razionale utilizzo della risorsa idrica in viticoltura da tavola al fine di ottenere un equilibrio ottimale tra la crescita vegetativa, resa, qualità del grappolo e efficienza dell’uso dell’acqua.

 

La ricerca in questione è stata condotta in Puglia, nel corso della stagione 2015, e più precisamente in un vigneto che ospita viti della varietà Red Globe gestite in biologico. Sono stati posti a confronto due differenti volumi di irrigazione, pari rispettivamente al 100% dell’evapotraspirazione della coltura (V1) e all’80% dell’evapotraspirato delle coltura (V2, stress idrico moderato) dalla fase di post-allegagione sino a 1 settimana prima della raccolta commerciale.

Lo stato idrico delle viti è stato monitorato con misure di potenziale idrico del fusto e sono state effettuati rilievi di scambi gassosi fogliari. Alla raccolta sono stati rilevati i parametri carpometrici del grappolo e la composizione chimica del succo. L’effetto del moderato stress idrico, è stato evidente in relazione ai valori di potenziali idrico del fusto, con indicazione di uno stress idrico minore nelle viti a restituzione idrica completa (V1).

I parametri di scambio gassoso sono differiti in relazione alla traspirazione fogliare e alla temperatura fogliare, più alta nella tesi V2. Il minore apporto irriguo ha determinato una riduzione dei valori ponderali del grappolo e della bacca e un incremento del grado rifrattometrico delle uve e del colore dell’acino, senza riduzione di resa.

 

 

Leggi l’articolo completo cliccando qui

Articoli Correlati