Come ottenere un ottimale allungamento del rachide senza l’utilizzo di ormoni di sintesi

da Redazione uvadatavola.com

In fase di post-fioritura, su uva da tavola, è molto importante ottenere un buono sviluppo del rachide al fine di produrre grappoli sani e ben strutturati e massimizzare i risultati produttivi della coltura, sia quantitativamente che qualitativamente.

Grappoli molto compatti, che si generano a seguito di un ridotto sviluppo del rachide, sono caratterizzati da scarso arieggiamento ed elevata umidità, da cui possono generarsi problemi di attacchi parassitari, anche gravi, con ripercussioni negative sulle rese e sulla qualità finale dell’uva.

È pratica comune, per l’allungamento del grappolo, l’utilizzo di ormoni di sintesi ed in particolare gibberelline. L’utilizzo di tali ormoni presenta però notevoli controindicazioni, in particolare sulla fertilità del vigneto nell’anno seguente l’applicazione. Le gibberelline di sintesi, infatti, intervengono nel processo di differenziazione a fiore delle gemme dell’anno successivo, questo determina una riduzione nel numero e nella dimensione dei grappoli che saranno prodotti.

L’uso di gibberelline di sintesi in fase di germogliamento per l’allungamento del rachide è dunque sconsigliato perché inibisce fortemente la differenziazione a fiore delle gemme e può influire negativamente anche sulla fioritura dell’anno in corso.

Agriges srl, azienda produttrice di fertilizzanti speciali per agricoltura biologica ed integrata, propone il bioattivatore Maral NPK per l’allungamento del rachide su uva da tavola.

Maral NPK è una crema d’alghe estratta attraverso l’esclusiva tecnologia di produzione RyZea. Il prodotto è arricchito con fenilpropanoidi (precursori dell’acido salicilico) e dotato di un equilibrato rapporto tra azoto, fosforo e potassio, con aggiunta di zinco.

La tecnologia RyZea prevede l’estrazione di composti fitostimolanti da un trittico di alghe: Ascophyllum nodosum, Laminaria spp., Fucus spp., selezionate dai laboratori Agriges per l’elevato e bilanciato contenuto di ormoni vegetali di origine naturale.

Le tre alghe sono selezionate, identificate e controllate al fine di verificarne la conformità con i requisiti di qualità aziendali. In fase di produzione industriale, poi, il processo di estrazione è estremamente “delicato”, in maniera da non alterare la stabilità delle molecole algali fitostimolanti. Principio dell’estrazione della tecnologia RyZea è la micronizzazione delle alghe e l’applicazione, ai prodotti micronizzati, di differenziali di pressione. L’estratto viene poi filtrato a 200 mesh (75 micron), ciò garantisce che tutti i formulati liquidi contenenti RyZea non creino problemi durante la loro applicazione in campo.

Il Maral NPK ha un contenuto di gibberelline di origine naturale superiore a 90 mg/L, ottimo, dunque, per ottenere uno sviluppo corretto ed equilibrato del rachide, senza ripercussioni negative sulla fioritura dell’anno successivo.

L’applicazione del Maral NPK, a seguito di numerose prove svolte in varie regioni di Italia in due anni successivi, ha garantito, rispetto al testimone non trattato, rachidi di circa il  7,5% più lunghi, senza alcuna alterazione della fertilità della pianta nell’anno successivo all’applicazione. Si consiglia l’applicazione del prodotto per via fogliare alle dosi di 4L/ha nelle fasi di grappoli separati e pre-fioritura.

Maral NPK, come ogni prodotto Agriges, nasce nel rigore dell’indagine scientifica, nel rispetto dell’ambiente e dell’operatore ed è la risposta pratica a specifiche problematiche di campo.

 

Comunicazione a cura di: Agriges srl

 
 

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