Germoplasma antico per varietà innovative

Partire dall'antico germoplasma presente in Puglia per sviluppare nuove varietà di uva: questo il lavoro del gruppo di breeding Italian Variety Club

da uvadatavoladmin
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Nel lavoro di miglioramento genetico applicato all’uva da tavola, a livello italiano, i gruppi di breeding locali hanno assunto un ruolo cruciale nell’introduzione di varietà innovative, capaci di soddisfare le esigenze del mercato e riflettere l’eccellenza del territorio italiano, partendo dal germoplasma delle varietà tradizionali pugliesi.

Tra questi, spicca il contributo dei gruppi di breeding come Nu.Va.UT, Italian Variety Club e Grape & Grape Group presenti in Puglia, insieme a realtà siciliane come SicilGrape e Agriunitech srl. Questi gruppi di costituzione varietale si distinguono per la loro ricerca dedicata all’ottenimento di varietà apirene che non solo rispondono alle richieste del mercato attuale, ma che portano anche un richiamo distintivo al patrimonio di qualità e tradizione italiana attraverso l’utilizzo di germoplasma locale.

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In particolare, il gruppo di breeding di Italian Variety Club attraverso il contributo e l’impegno di diversi organismi cooperanti, ha raggiunto l’obiettivo di sviluppare varietà di uva da tavola innovative che presentassero anche il carattere dell’apirenia, sempre più attenzionato nei programmi di selezione vegetale. Queste varietà non solo vantano caratteristiche distintive, ma rappresentano anche un tributo al territorio italiano, consolidando ulteriormente la reputazione del comparto.

Italian Variety Club (Spin-off SINAGRI Università di Bari, Crsfa Basile-Caramia, operatori del settore di Puglia, Basilicata, Sicilia e Marche) – Locorotondo (BA)

Frutto della collaborazione tra centri di ricerca, università e aziende, uniti da una comune e condivisa visione di sviluppo del comparto dell’uva da tavola, la Rete di imprese IVC (Italian Variety Club) nasce nel 2015. Obiettivo del progetto è ottenere nuove varietà di uve apirene resistenti alle malattie e in grado di adattarsi all’ambiente di coltivazione mediterraneo. Al momento, la Rete IVC si compone di 23 aziende viticole di Puglia, Basilicata, Sicilia e Marche, dal Centro Ricerca Sperimentazione Formazione in Agricoltura (CRSFA) “Basile-Caramia” di Locorotondo (BA) e dallo Spin-off SINAGRI dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. 

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Germoplasma pugliese: la base per nuove varietà

Partendo dall’antico germoplasma presente nella regione Puglia, il gruppo intende aggiornare e arricchire la disponibilità varietale sul mercato attuale. Lo sviluppo del programma di miglioramento genetico si è articolato attraverso diverse fasi:

  1. realizzazione di incroci tra genotipi parentali definiti;
  2. estrazione dei vinaccioli (per incroci tra varietà con seme) o embriocoltura in vitro (per incroci tra varietà apirene) per la produzione e l’allevamento di semenzali;
  3. valutazione e selezione dei semenzali più interessanti e loro propagazione per valutazione su più ampia scala;
  4. caratterizzazione varietale e inserimento nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite;
  5. costituzione dei campi di piante madri e diffusione commerciale.

germoplasma 3Al momento il lavoro effettuato dalla Rete di imprese IVC ha permesso di ottenere circa 28 mila semenzali, grazie ai quali è stato possibile selezionare 220 piante come progenie di primo livello. Da queste sono state selezionate ulteriormente 70 piante di uva senza semi che hanno permesso di scegliere 5 selezioni finali, di cui fa parte IVC Ct 235, varietà costituita in Sicilia e che insieme alle altre quattro è attualmente in fase di valutazione al CPVO. Oltre a queste cinque, però, altri quindici genotipi di uva da tavola sono già in fase di seconda valutazione, in attesa di essere avviate alla procedura di registrazione.

In conclusione, com’è evidente, il lavoro di ricerca richiede tempo e prove continue, ma come si evince da testimonianze come quella appena descritta, la volontà di poter offrire al comparto nuove varietà sempre più rispondenti alle esigenze di mercato, non manca e tanti sono già i risultati ottenuti. E questo nonostante una frammentazione interna che spesso impedisce una programmazione efficace e un approccio sul mercato differente.

 

Donato Liberto
©uvadatavola.com

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