Le istituzioni sostengono i produttori?

Mercoledì 16 novembre si è tenuto l’incontro tra il C.A.U.T. e le istituzioni locali di Comuni e Regione per valutare quali primi dati si sono ottenuti.

da Silvia Seripierri

Si è tenuto mercoledì 16 novembre 2022, presso la sala consiliare del Comune di Rutigliano, l’incontro organizzato dal Comitato Agricoltori Uva da Tavola (C.A.U.T.). All’incontro, aperto al pubblico, hanno preso parte anche le istituzioni: i Sindaci dei Comuni limitrofi e il Consigliere Regionale e Presidente della IV Commissione – Francesco Paolicelli

Come rilasciato dalla Presidente C.A.U.T. – Antonella Nacherlillain occasione di una precedente intervista, obiettivo dell’incontro era tracciare un quadro della stagione e chiedere ai rappresentanti delle istituzioni comunali e regionali quali primi dati si sono ottenuti. Per sapere come si è concluso l’incontro, quindi, la Presidente ha risposto ad alcune domande.

Qual è stato il focus dell’incontro?

“L’incontro, orientato a realizzare un confronto costruttivo tra le istituzioni e gli operatori del settore – soprattutto i piccoli produttori – si è svolto sui temi di: crisi di mercato, prodotto invenduto, prezzi di acquisto in vigneto troppo bassi e aumento vertiginoso dei costi di produzione”. 

“Il nostro territorio si basa sulla produzione di uva da tavola che, a sua volta, crea reddito e lavoro sul territorio, alimenta l’economia e sostiene le attività commerciali. Noi, viticoltori, siamo il cuore e la forza motrice di un prodotto di alta qualità, le cui proprietà organolettiche e nutrizionali sono riconosciute in tutto il mondo. La nostra uva ha il marchio insuperabile del “made in Italy” ed è anche certificata dal marchio I.G.P. “Uva di Puglia”.

Tuttavia sembra che questi valori siano ombreggiati da una nuova tendenza, ovvero le richieste dei consumatori che chiedono uva senza semi, non curanti della zona di provenienza del prodotto. A riguardo, quindi, noi ci stiamo impegnando per offrire ai consumatori uve apirene. Il problema, però, è che il calo delle vendite è generalizzato sia per le uve con seme sia per quelle senza seme, libere”.

Dall’incontro con le istituzioni quale riscontro avete ottenuto?

“L’incontro di mercoledì è stato molto sentito e partecipato. I Sindaci dei comuni del Sud Est barese maggiormente vocati alla produzione di uva da tavola hanno dimostrato il loro pieno appoggio alle aziende e a tutto il comparto, manifestando la loro piena disponibilità. All’incontro ha preso parte anche la Regione Puglia nella persona di Francesco Paolicelli, Consigliere regionale. Paolicelli ha risposto a domande e dubbi dei produttori e ha spiegato in che modo la Regione sta portando avanti i lavori per rispondere alle richieste avanzate dal Comitato all’incontro dell’11 ottobre. La Regione, quindi, è impegnata nella ricerca di fondi per offrire ristori ai produttori che quest’anno o hanno venduto l’uva sottocosto o sono stati costretti a destinare tutta la produzione al macero”.

istituzioni

A quali conclusioni si è giunti?

“L’esito dell’incontro è stato pensare a una programmazione di medio-lungo termine, ponendo l’attenzione sull’organizzazione del mondo produttivo e sulla necessità di riorganizzare il modello delle imprese agricole. La Regione sta affiancando i produttori e sta lavorando per il comparto al fine di:

  • erogare ristori immediati;
  • aprire un tavolo di interlocuzione con le GDO trovando nell’immediato una soluzione alle uve ancora pendenti e invendute.

Il ristoro rappresenta per gli agricoltori la possibilità di onorare gli impegni finanziari presi e la possibilità di continuare a lavorare in futuro, contando non solo sul sudore della nostra fronte ma anche su una struttura forte e aggregata in grado di gestire e valorizzare commercialmente il nostro prodotto made in Italy”. 

 

Silvia Seripierri

©uvadatavola.com

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