Novello&C.: una storia al sapore di uva

In attesa di scoprirla dal vivo in occasione della Grape Exhibition, conosciamo storia ed evoluzione dell'azienda agricola “Novello&C.”, specializzata nella produzione e vendita di uva da tavola

da uvadatavoladmin
novello uva da tavola

Decenni di storia, tradizioni tramandate di generazione in generazione e un mondo in costante evoluzione: sono questi i tratti salienti che hanno accompagnato la vita dell’azienda agricola “Novello&C.”. In attesa di scoprirla dal vivo in occasione della prima Grape Exhibition, conosciamone storia ed evoluzione.

Tre generazioni di produttori e un’unica, dolce passione condivisa: quella per l’uva da tavola. Nata nel 1993 nel cuore della Sicilia viticola, a Mazzarrone (CT), la “Novello&C.” da più di 30 anni si dedica infatti alla produzione e alla vendita dell’uva da tavola.

Dall’avvio dell’attività con nonno Salvatore, l’azienda è cresciuta nel tempo fino a dar vita a una grande realtà organizzativa che, pur ispirandosi ai valori di una volta, ha saputo restare al passo coi tempi, abbracciando innovazioni e stravolgimenti di un comparto in continua evoluzione.

A raccontarci questa storia, fatta di famiglia, passione e duro lavoro, il titolare Salvatore Novello che, insieme al cugino Giuseppe Cavallo, gestisce oggi l’intera azienda.

Partiamo dalle origini: come nasce?

Nonno produttore, papà produttore e così fino ad arrivare a me e a mio cugino che, nei primi anni ‘90, abbiamo preso le redini dell’azienda, estendendo l’attività dalla produzione alla commercializzazione. Nonostante le dimensioni raggiunte oggi, la nostra è ancora un’azienda che trova nei territori di Mazzarrone, in provincia di Catania, il suo centro principale. Oggi, con una superficie complessiva di quasi 120 ettari, l’azienda interessa anche alcune zone dei comuni di Licodia Eubea, Acate, Chiaramonte Gulfi e Comiso. 

Dal punto di vista varietale, all’epoca la produzione era perlopiù costituita da primizie come le varietà Cardinal, Lavallee, Italia. In seguito, abbiamo ampliato l’offerta con le uve Red Globe e Palieri, pur restando l’uva Italia il nostro cavallo di battaglia. Oggi alcune varietà di uva non le produciamo più; in compenso, negli ultimi anni, abbiamo introdotto diverse seedless tra quelle che riteniamo maggiormente adatte alle condizioni pedoclimatiche del nostro areale e più rispondenti alle richieste di mercato.

Un’ampia parte dell’uva commercializzata è di nostra produzione. Per la restante, invece, ci avvaliamo di una rete fidata di produttori locali, esperti, affidabili e in possesso delle dovute certificazioni di qualità. I nostri agronomi selezionano accuratamente i partner da affiliare, assicurandosi di volta in volta che tutto il processo produttivo venga eseguito nel rispetto dei disciplinari, delle normative vigenti e delle politiche aziendali.

novello uva da tavola varietà

Com’è cambiata la gestione della produzione e la commercializzazione nell’arco degli anni?

Senza dubbio oggi la gestione è completamente diversa: all’epoca si lavorava, cercando soprattutto di ottimizzare le spese e la commercializzazione avveniva solo nei mercati rionali. Si raccoglieva e si tentava la vendita al mercato: il prezzo lo stabiliva il prodotto. Adesso, invece, gli ordini sono programmati con largo anticipo e si discute del prezzo “a scatola chiusa”, anche perché si va sempre più verso una standardizzazione della produzione e una più accurata pianificazione del lavoro. Ma non deve meravigliare: le stesse aziende agricole non sono più quelle di un tempo, ma vere e proprie imprese che hanno bisogno di manodopera specializzata, innovazioni tecnologiche e di una struttura ben definita che le permetta di inserirsi sul mercato.

Nel nostro caso, abbiamo iniziato la commercializzazione negli anni Novanta, quando – grazie alla svalutazione della lira – siamo riusciti a inserirci nei mercati esteri. La suddivisione della produzione di uva da tavola avveniva così: in Francia e in Germania spedivano le uve di più bassa qualità, perché retribuite meno; nei mercati italiani, invece, offrivamo le nostre uve migliori. La situazione si è poi capovolta, quando avendo maggiore potere d’acquisto, in Germania e nei Paesi limitrofi abbiamo iniziato a inviare il prodotto migliore. Oggi, con la standardizzazione della produzione, questa distinzione non esiste più, ma il meccanismo di allora ha permesso alle nostre uve di affermarsi nei mercati di Germania, Francia e Belgio, dove ora la richiesta è ormai consolidata.

Buonissima, croccante e genuina, oggi l’uva Novello è presente nelle più importanti catene italiane della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e nei negozi specializzati, ma viene anche esportata in Europa, in Medio Oriente, in Sud e Nord America.

novello uva da tavola commercializzazione

Quale pensi sarà l’evoluzione del comparto?

Come tutti i comparti, anche quello dell’uva da tavola andrà sempre più incontro alle esigenze di un mercato che cambia, a seconda dei consumi e delle nuove tendenze. Il comparto oggi dispone di opportunità un tempo impensabili, canali di vendita importanti, oltre che di mezzi di comunicazione all’avanguardia. In compenso, bisogna prestare sempre più attenzione agli aspetti legati alla salute umana e al rispetto ambientale. L’imprenditore agricolo dovrà puntare sulla qualità e sulla sostenibilità, senza per questo dimenticare di volgere lo sguardo al mercato. Oggi l’offerta varietale è davvero ricca: sta a noi individuare le uve più interessanti e che, compatibilmente con il territorio, possano dare risultati ottimali. Dopo la fase di stallo che abbiamo avuto qualche anno fa, direi che i tempi sono maturi per un rilancio significativo del comparto

Per quanto riguarda l’azienda Novello, invece, nel prossimo futuro puntiamo a crescere e migliorare ancora, sulla scia di quanto fatto in passato.

Nel tempo, infatti, siamo passati dall’essere una piccola realtà familiare a un’azienda che conta su oltre 200 dipendenti e che dispone di un ventaglio varietale tale da farci stare sul mercato da maggio a dicembre, compiendo 7 mesi di commercializzazione. Risultati non da poco, specialmente per una realtà siciliana. 

In prospettiva, infine, credo che per il comparto sarà fondamentale il gioco di squadra. Noi già da diversi anni abbiamo collaborazioni con diverse realtà pugliesi che ci permettono di perfezionare il nostro modo di produrre e ottenere miglioramenti. E questo perché da sempre crediamo che l’altro non rappresenti un ostacolo, ma un valore aggiunto. In fin dei conti, siamo tutti sulla stessa barca e puntiamo verso la stessa direzione: affermare un comparto dell’uva da tavola che sia ovunque sinonimo di qualità ed eccellenza italiane.

 

Ilaria De Marinis
©uvadatavola.com

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