Peronospora, in arrivo i primi 7 milioni

È una piccola parte dei 47 milioni di euro totali; serviranno a ristorare, in maniera proporzionale ai danni e alle domande presentate,i viticoltori di undici regioni italiane

da uvadatavoladmin
peronospora

Sono in arrivo i ristori a favore dei viticoltori vittime, nella scorsa stagione produttiva, delle conseguenze della peronospora (Plasmopara viticola) nelle coltivazioni di uva da tavola e uva da vino. Nei prossimi giorni saranno stanziati i primi 7 milioni di euro a favore dei viticoltori di undici regioni italiane. I fondi saranno distribuiti in maniera proporzionale alle domande presentate dagli agricoltori, oltre che alle risorse a disposizione. 

Il provvedimento che ha dato il via libera agli stanziamenti è stato discusso nei giorni scorsi durante la Conferenza Stato-Regioni anche con il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. I sette milioni di euro saranno suddivisi in due quote: la prima, di 4,2 milioni di euro sarà elargita alle 23.304 impreseflag”che hanno autocertificato all’interno della domanda tutti i costi sostenuti per il contrasto preventivo agli attacchi del fungo. La restante parte, di 2,8 milioni, invece, sarà elargita alle restanti imprese agricole, 29.305 per l’esattezza. 

I danni della peronospora, nella scorsa stagione produttiva, sono stati stimati attorno a un miliardo e 235 milioni, e hanno colpito le produzioni di uva da tavola e uva da vino tra Puglia, Toscana, Sicilia, Abruzzo, Marche, Campania, Lazio, Molise, Umbria, Basilicata e Calabria.

I ristori per i danni della peronospora di cui si parla, però, sono soltanto una piccola parte dei 47 milioni di euro totali provenienti dal Fondo di Solidarietà Nazionale. All’appello, infatti, mancano ancora 40 milioni per i quali bisognerà ancora attendere. 

Nel 2023, a causa di condizioni meteorologiche estremamente favorevoli i danni causati dalla peronospora, a livello nazionale, furono enormi. Prima per le piogge persistenti, poi per le temperature elevate il fungo patogeno riuscì a propagarsi più agevolmente, con inevitabili conseguenze sulla produzione di uva da tavola al Sud e di uva da vino in tutta Italia. 

peronospora

Scendendo nel dettaglio, la Regione che dovrebbe ottenere più fondi in questa prima tranche di ristori è la Puglia, colpita duramente sia nelle coltivazioni di uva da tavola sia in quelle da vino, seguita da Toscana e Sicilia.

Ai viticoltori pugliesi dovrebbero arrivare circa 1,8 milioni di euro. In Puglia, stando a quanto riferisce Coldiretti, nel 2023 la peronospora ha colpito oltre un terzo delle produzioni, con quantità di uva che in alcuni areali crollarono dal 40% fino anche al 90%. Le domande totali presentate sono state 13.728, di cui 6.296 con autocertificazione dei costi sostenuti per i trattamenti. 

Il 24% dei fondi stanziati (poco più di 1,7 milioni) andrà nelle tasche dei viticoltori della Toscana, le cui aziende vitivinicole hanno subito danni alle produzioni a partire dagli inizi di aprile dello scorso anno. “La dotazione attualmente prevista per i ristori – ha dichiarato la presidente di Vigneto Toscana – è insufficiente rispetto all’enormità dei danni patiti dalle aziende senza considerare i maggiori costi di produzione che hanno dovuto sopportare per eseguire i trattamenti nel tentativo di salvare il raccolto”.

Continuano le polemiche invece per quanto riguarda i fondi previsti per i viticoltori dell’Abruzzo. Cia Abruzzo ha espresso “profondo rammarico” per la ripartizione dei ristori per far fronte ai danni della peronospora sulle coltivazioni di uva da vino abruzzesi. “Siamo dispiaciuti di constatare che all’Abruzzo sono stati assegnati esclusivamente poco più di 6 milioni di euro complessivamente, a fronte di un danno totale di 155,6 milioni di euro – ha dichiarato il presidente della Cia regionale, Nicola Sichetti – il danno subito dalla nostra regione rappresenta una cifra considerevole che richiede un sostegno adeguato per le nostre aziende vitivinicole”. Ai viticoltori abruzzesi, nella prima tranche di ristori, dovrebbe arrivare meno di un milione di euro, una cifra ritenuta ampiamente insufficiente. 

Nella tabella sottostante sono presenti le ripartizioni per le undici regioni coinvolte.

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La tabella con la ripartizione, in maniera proporzionale, dei ristori (Fonte: Ministero dell’Agricoltura)

La stagione produttiva in corso

Se la scorsa annata non era stata delle migliori al Centro-Sud, la stagione produttiva in corso invece non sembra essere favorevole per i vigneti del Nord Italia, sottoposti a incessanti piogge a partire dalla primavera. Per questi areali, infatti, si parla dell’annata più precoce per la presenza di peronospora, con le prime infezioni riscontrate a partire già dai primi giorni di aprile. Una situazione che si sta aggravando nell’Oltrepò Pavese, in Lombardia, in cui i viticoltori hanno intenzione di chiedere lo stato di calamità naturale alla Regione, visti i danni ingenti alle produzioni di uva da vino.

Silvio Detoma
©uvadatavola.com

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