Protesta dei produttori di uva da tavola

Bollette triplicate e prezzi dimezzati, impossibile continuare a produrre: la protesta dei viticoltori da tavola.

da Redazione uvadatavola.com

Il mondo dell’uva da tavola protesta: siamo disposti a cambiare, ma il mercato deve riconoscerci il giusto compenso.

Il mondo dell’uva da tavola protesta, solitamente la stagione vede un rialzo dei prezzi al produttore verso la fine della finestra italiana di commercializzazione. Ma il rialzo, quest’anno, non si è visto nemmeno lontanamente. Così, anche a causa di una domanda stentata, i prezzi al produttore sono bloccati a 0,35 – 0,40 euro per un kg di uva.

Oltre il danno la beffa, infatti, oltre ai prezzi da fame le aziende agricole si sono ritrovate con bollette e rincari su tutti i fronti. Il gasolio agricolo è passato da costare 0,40 – 0,50 euro a costare 1,50 euro. Il costo dell’energia elettrica scala vette sempre più alte di mese in mese, tanto che le bollette sono triplicate rispetto allo scorso anno.

Movimento per l’Agricoltura in piazza a Bari

Perciò in questi giorni fioriscono adunanze spontanee, proteste e manifestazioni. Sabato mattina si sono dati appuntamento nella piazza antistante il Palazzo della Prefettura a Bari le partite IVA sotto lo slogan: “Giù le mani dall’energia” per far sentire la propria voce contro il caro bollette. Tutta Italia protesta, infatti diverse associazioni afferenti il terziario sono scese in piazza, con loro anche gli agricoltori del Movimento Nazionale per l’Agricoltura. A causa delle bollette esorbitanti, infatti, innumerevoli sono le piccole e medie attività che saranno costrette a chiudere i battenti. Obiettivo dell’adunanza non era certo la protesta spuria, ma la necessità di aprire un dialogo con le istituzioni. Far sì che il nuovo governo, una volta insediatosi, possa già avere sotto mano problemi e proposte per agire immediatamente ed evitare che migliaia e migliaia di famiglie si ritrovino sul lastrico.

Il Movimento per l’Agricoltura ha colto l’occasione per presentare al prefetto delle proposte a breve e a lungo termine.
Clicca qui per leggere i punti proposti dal Movimento al Prefetto di Bari, la dottoressa Antonia Bellomo.

 

Adunanze spontanee a Rutigliano

In un paese con una alta vocazione agricola come Rutigliano (Ba) è consueto – nelle stazioni di servizio e nelle farmacie agricole – ascoltare le proteste dei produttori per i prezzi troppo bassi e le spese troppo alte. Negli ultimi giorni, invece, i viticoltori da tavola – di Rutigliano, Noicattaro, Conversano, Mola di Bari, Turi e Adelfia – hanno deciso di fare un passo in più incontrandosi e autoconvocarsi. Grazie al passa parola e ai gruppi WhatsApp si sono dati appuntamento presso il piazzale antistante l’Istituto Tecnico di Rutigliano.

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Foto dell’adunanza spontanea a Rutigliano

Leonardo Porcelli: abbassare i prezzi al consumatore per stimolare le vendite

Leonardo Porcelli è uno dei giovani viticoltori che si sta impegnando in prima persona per cercare di trovare una soluzione alla crisi: “Abbiamo le mani legate. I commercianti in campagna ci propongono prezzi da fame. Siamo fortunati se ci offrono 0,40 euro al kg, più spesso 0,35 euro senza possibilità di contrattare nemmeno di 5 centesimi. Sui banchi dei supermercati, però, i prezzi dell’uva raggiungono e superano i 4 euro al chilo. Vista la situazione di crisi proporre l’uva in negozio ad un prezzo così alto non favorisce le vendite. Ci rendiamo conto che le famiglie stanno vivendo un momento di crisi. Perciò ci chiediamo: perché non abbassare un po’ il prezzo al consumatore per stimolare i consumi e riconoscere ai produttori un prezzo un po’ più alto per consentire loro di continuare a vivere e produrre in modo dignitoso? Tra l’altro veniamo da un’annata non molto buona. Nel 2021 molti di noi hanno perso tutto a causa della botrite”.

Comitato Libero e Spontaneo di Emergenza

Per capire meglio le proposte del nuovo gruppo spontaneo contatto il portavoce Giuseppe – detto Pinuccio – Valenzano, ex assessore all’agricoltura di Rutigliano e produttore. Pinuccio Valenzano spiega: “Produttori di uva da tavola di tutto il Sud Est barese si sono autoconvocati a Rutigliano. Il malessere è diffuso. I prezzi proposti ai produttori sono umilianti, non ci consentono nemmeno di coprire le spese che sono lievitate e denigrano il nostro lavoro e le nostre famiglie. Non ci consentono nemmeno di organizzare la prossima campagna”.

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La folla adunatasi a Rutigliano (Ba) spontaneamente

Vi siete dati un nome?

“Il gruppo, incontratosi ufficiosamente si è dato il nome di “Comitato Libero e Spontaneo di Emergenza”. E ci riferiamo non solo all’emergenza economica nella quale versiamo, ma all’emergenza sociale in cui potrebbe sfociare questa situazione se non risolta”.

Al momento cosa state pensando di fare?

“In questi giorni un piccolo gruppo informale sta continuando a incontrarsi per stilare un documento con delle proposte. Al momento abbiamo individuato un percorso che prevede i seguenti punti:

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In foto: Giuseppe Valenzano

  1. innanzitutto intendiamo prendere la parola leggendo un documento durante la Sagra dell’Uva da Tavola di Rutigliano  che si svolgerà il prossimo fine settimana;
  2. vorremmo che si faccia ricorso al Fondo di Solidarietà. Questa non è una misura assistenzialista. Riteniamo di essere in un momento di emergenza e vista la situazione in cui versiamo è un passo necessario. La legge prevede questa possibilità, perché non utilizzarla per ammortizzare una parte dei costi;
  3. riteniamo che la prevenzione sia la prima medicina, perciò risulta necessario avviare una nuova era produttiva. Ci rendiamo conto che produciamo come producevano i nostri nonni. Il mondo, però, è cambiato. Vogliamo impegnarci a cambiare il nostro modo di produrre per essere al passo con i tempi. Il nostro sforzo, però, dovrà essere riconosciuto da commercianti esportatori e GDO. Perché è ingiusto che il primo e più numeroso anello della catena di produzione sia anche il più bistrattato e umiliato. Vogliamo che tutti gli anelli ricevano il giusto compenso;
  4. Infine intendiamo issare una “bandiera bianca” su tutti gli stand che prenderanno parte alla Sagra dell’Uva di Rutigliano. Il vessillo non sarà una simbolo di resa, ma un segnale di apertura nei confronti di sindacati e associazioni, enti pubblici e privati disposti a dialogare con noi per definire un percorso volto a percorrere tutte le vie legali per uscire da questa situazione insostenibile”.

Ringrazio Pinuccio per la disponibilità e attendo di conoscere tutti i punti del documento al più presto. Ovviamente vi terremo aggiornati a riguardo.

Teresa Manuzzi
©uvadatavola.com

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